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lunedì 13 agosto 2018

Avellino immeritevole e rosicona...!

                                Avellino, Piazza Libertà negli anni '80...!



Avellino è una città che non potrà mai affrancarsi da se stessa, perché è difficile rinnegarsi e se poi veniamo brutalmente immessi in una realtà nuova, in cui il tornaconto e il cazzismo sia messo da parte, ecco che qualcosa in noi  si ribella: 

non ci stiamo a diventare onesti, altruisti e socialmente utili, a noi va bene la cazzimma e l'inganno, e se imbroglio non c'é, beh vuol dire che c'incazziamo e alziamo gli scudi.

Un sindaco che lavori col cuore è un'offesa alle tradizioni di una terra abituata alla sodomizzazione, e i media che fanno il tifo perché tutto frani e si torni a quella bell'aria di schifo da cui Ciampi tenta di allontanarci, tra una battuta e una richiesta di rispetto delle regole, superabili solo ed esclusivamente se esista il doppio fine, danno il senso della melma che ci circondi.

Hanno tollerato che Walter Taccone imbrogliasse l'intera provincia con i suoi trucchi nei bilanci, ma non sopportano che un signore qual è De Cesare, mai chiacchierato, sempre riservato e con tanti risultati sportivi eclatanti raggiunti anche a livello europeo, possa impunemente aggiudicarsi l'Avellino calcio con la benedizione di Ciampi, vero demonio da abbattere a ogni costo.

Ah, signori, Preziosi è più ricco, anche se ha presentato un progetto per impossessarsi del Bari invece che dell'Avellino; 

ma che volete, fa lo stesso, come disse il prete che al funerale chiamò Anna invece di Maria la deceduta.

E poi c'era anche Luca Marinelli da Salerno, amico del governatore De Luca, con nessuna esperienza calcistica e nè tantomeno affidabilità riconosciuta.

Però questo De Cesare che unico, ha messo sul tavolo quattro milioni quattro, ormai avellinese d'adozione perché ha fatto bene con la Sidigas da lustri, non serve per due ragioni: 

una è che pare sia un demitiano e due, quella gravissima, l'ha preferito il noto demolitore di sogni Vincenzo Ciampi.

Caro Sindaco purtroppo deve confrontarsi con la miseria umana, non quella che intendeva Ciriaco De Mita per difendere la mamma delle sue figlie con conti bancari sequestrati dalla Procura, ma la vera pochezza che ha corrotto coscienze e valori: 

mai si è visto che il Primo Cittadino si autotassasse per regalare un piccolo ristoro mentale gratuito alla città,
ma anche questo non va bene ai quattro gatti che non rappresentano nessuno. 

Per cui avanti così, e quelli che si divertono a ogni inciampo, saranno seppelliti dalle loro stesse risate...!

RDM

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