martedì 14 agosto 2018
Avellino: com'è dura per i consiglieri sentirsi responsabili delle proprie azioni...!
La gogna, ma che bella parola diceva Luciano Rispoli nella sua trasmissione Il Tappeto Volante, dell'allora Tele Montecarlo.
Tutti i media asserviti cercano di brutalizzare la scelta di Carlo Sibilia sottosegretario agli Interni, mica farfalle, di pubblicizzare secondo il diritto costituzionale di far conoscere le cose, le facce di quei signori che hanno votato contro la gratuita offerta di Ciampi agli avellinesi, di un festeggiamento ferragostano.
I signori consiglieri sono offesi e indignati, anzi inviperiti, perché ogni cittadino potrà associare la propria immagine a quanto accada in Consiglio, attraverso l'operazione verità, come l'ha definita Sibilia e come aveva promesso Ciampi in campagna elettorale.
Erano abituati a far vedere i propri sorrisi sui cantoni della città, a coronamento di qualche falsa promessa o illusorio progetto mai realizzato, ma se invece qualcuno riferisce in modo plateale, perché tutti possano capire senza infingimenti, diventa gogna ignobile, un attentato alla libertà e alla politica...!
Si sono riuniti come i carbonari, per decidere la strategia da adottare per bloccare il Movimento;
certo per questi signori demitiani, decariani e manciniani, essere scoperti e messi in condizione di non poter continuare a mistificare la realtà, una volta usciti dal Consiglio, è un grave disagio.
Le stronzate a cui sono abituati restano a zero;
come si può fare politica seria se si è scoperti immediatamente...?
E allora qualche buontempone che ha studiato legge, si è inventato l'ipotesi, ma solo questa, di reato, menzionando l'articolo 338 cp:
violenza o minaccia ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, la minaccia, pure contenuta in un'espressione allusiva, che sia in concreto idonea ad incutere il timore di subire un danno ingiusto, non rilevando se il destinatario resista alla minaccia.
Beh, il genio che ha parlato di quest'articolo, dovrebbe trovare anche un Procuratore ad hoc che possa intravedere lontanamente, una minaccia o una violenza nel riportare la verità a conoscenza dei cittadini.
Quindi anche i media che registrino facce e dichiarazioni o sintesi dei verbali di un Consiglio comunale, andrebbero perseguiti, e un totalitarismo cupo e silente, avrebbe la meglio su qualsiasi chiacchiera di rispetto della Costituzione ad orologeria, tanto cara alla sinistra fino al momento di volerla abrogare come ha tentato di fare il fu governo Renzi.
Il fatto è cari avellinesi, che c'é stato un ribaltamento morale e arguto al quale lor signori non vogliono stare;
gli otto violentati sono come quelli che, quando il papà del forse inquisito consigliere demitiano Alberto Bilotta, che oggi s'indigna, affossò l'articolo statutario che prevedeva il divieto di locazione che la signora Anna Maria De Mita attuò con l'Aias, stesero un velo pietoso a una delle azioni più vergognose della storia di questa città, e con una scrollatina di spalle assorbirono l'atto miserevole a danno della collettività.
Se ci fossero state le vele di Carlo Sibilia già allora, col cazzo sarebbe passato tutto in cavalleria, cari signori Pizza, Giordano, Verrengia, Pericolo, Arace, La Verde e Preziosi.
Per cui fatevene una ragione, dovrete rivedere le vostre strategie che sono indirizzate anche ai trecento milioni che gestirà la Provincia, e sui quali vi piacerebbe mettere le mani.
Quindi tranquilli, non vi agitate, non minacciate sfiducie o catastrofi che si ripercuoterebbero solo su di voi, come sapete, e continuate a fare i pesci in barile leccandovi le ferite:
questo giro vi è andato male, ritentate, potreste essere più fortunati...!
RDM
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