L’amore
per gli altri non si inventa o mistifica, l’amore è una parola
immensa che fa grande l’uomo, e in un’epoca di falsità in cui la
truffa, l’imbroglio e la prevaricazione, la fanno da padrone,
diventa difficile spiegare.
Il
sindaco Ciampi è di sicuro un uomo d’amore, lo si vede dagli occhi
e dal modo di porsi, e proprio in virtù di tutto questo non può
scambiare la complicità in un progetto di sfruttamento qual è lo
Sprar, con la carità cristiana.
Avellino
è una piccola cittadina di provincia in massima parte governata da
un’atavica forma di spietata clientela che l’ha resa un coacervo
di lavoratori dipendenti nel pubblico e nel privato.
Il
reddito pro capite è molto basso e le amministrazioni che si sono
succedute sempre sorde ai bisogni della gente, hanno determinato una
povertà congenita alla quale ormai nessuno fa più caso.
Ma
c’è, esiste, anche se i poveri hanno acquisito dignità del proprio
stato rendendosi invisibili, la disperazione e i drammi nel
quotidiano si ripetono con un’assiduità pericolosa e distruttiva.
Basti
conoscere la percentuale di suicidi che ci vede tra i primi nelle
classifiche nazionali, per capire che partendo da Di Nunno per
arrivare a Foti attraverso Galasso, così per non andare tanto a
ritroso, nessuno abbia mai fatto niente per i meno abbienti o per
superare i disagi che un paesotto con poco da offrire come il
nostro, provvede a regalare quotidianamente.
Caritas
e politiche sociali non hanno mai fatto la differenza.
Sempre
affamate di denaro pubblico si sono contraddistinte per la loro
assenza dai problemi della gente, mentre assistiamo sgomenti a
quest’ultima rata che Paolo Foti sta pagando agli amici, bloccando
le strade tutte insieme, complicando ulteriormente la circolazione
già penalizzata dalle varie chiusure ataviche del Ponte e del
tunnel.
E
allora, sindaco Ciampi, quale servizio centrale di protezione
immigrati vogliamo creare?
Questi
signori dovranno essere utilizzati se in regola con le ragioni e la
provenienza, per pubblica utilità, altro che il dolce far niente con cuffiette e mano tesa davanti ai locali commerciali, che
ti mette idee sballate in testa.
Altri,
come hanno deciso molti sindaci italiani, non dovranno arrivare a
creare ulteriore disagio, perché non possiamo accogliere chi decida
di farsi i cazzi propri alla faccia dei nostri.
I
veri bisognosi restano in Africa, mentre Cina e Francia se la stanno
mangiando, e liberandosi dei giovani forti e aitanti che potrebbero
creare problemi, li immettono nel circuito di sfruttamento lavorativo
o nella malavita e di avvio alla prostituzione:
i
bambini, poi, sono la chiave universale che apre porte e coscienze.
Caro
sindaco Ciampi non si faccia condizionare da malevoli aperture
d’idee, e ci creda, intasando la città con questo problema, i suoi
oppositori saranno i soli che ne trarranno giovamento,
mentre la gente la vedrà colpevole di un ulteriore dramma.
Perché Avellino continua a essere lasciata sola, mentre Arvonio chissà dove sarà:
tutto procede con l'identica voglia di sfruttare, abusare e imbrogliare, come se niente fosse accaduto, o forse proprio per questo stanno avvelenando i pozzi...?
RDM
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