Via Volpe, esempio di quotidiana tracotanza: Arvonio dove sei...?
La
distopia di questa triste città la ribadiamo ormai negli anni senza
che nulla cambi, e anche questa nuova e forse meravigliosa
amministrazione, dovrà fare i conti con una melma stagnante che non
lascerà spazi all’inventiva.
Vincenzo
Ciampi è già messo alle corde da due problemi assolutamente
secondari, lo Sprar
e il Registro
delle coppie di fatto o dei bimbi adottati, dopo l’infame pratica
dell’utero in affitto.
Purtroppo
il suo, sindaco Ciampi, è un Movimento nato anche nella mente di chi
sia fondamentalmente costretto nella coscienza e nell’anima da
un’ideologia padrona che non lascia spazi all’intelletto, e anzi
racchiuda un sentimento mutuato, quasi fosse il tatuaggio di
un’appartenenza.
I
suoi nemici sono quelli che hanno creduto di fondare
quest’associazione diversa, che Grillo ha inteso formare nella
giustizia degli intenti e delle aspettative, però mantenendo i
retaggi di un restringimento mentale contrario alle tradizioni e alla
cultura di un Paese sovrano.
Sovranità,
che brutta
parola, molto
vicina a fascismo e razzismo, ritengono questi amanti di se stessi e
dei propri pruriti quali massime espressioni di civiltà, mentre noi
italiani della prima ora, siamo convinti che essere padroni delle
proprie idee, delle scelte rispettose di ciò che eravamo e di ciò
che vogliamo essere, conservi l’essenza di un popolo che non si
globalizzi nelle coscienze di altri che non potranno mai diventare
nostre.
Avellino
è Italia e vorrebbe continuare a essere parte di un grande Paese che
si è costruito con il sacrificio dei nostri genitori che hanno dato
la vita perché potessimo esprimere per sempre l’unico sentimento
che ci accomuna:
la
libertà di rimanere noi stessi, religiosamente appagati dalle
tradizioni che altri vorrebbero distruggere per creare altro.
Campetto Santa Rita, nessun controllo: alla denuncia dell'altro giorno hanno riposto raddoppiando...!
Girare
per strada e vedere lo scempio che un Foti
per tutti ha
sigillato ancora, se ce ne fosse stato bisogno, racconta di un
territorio stuprato da arroganza e potentati;
volgari
mistificatori delle istituzioni s’approfittano di un popolo ormai
saturo di offese e svuotato d’interessi.
Si
vive alla giornata senza un perché o un progetto che conduca a
qualcosa, la Polizia Municipale gira a vuoto accorgendosi che il
tempo diventi l’unico maestro che alla fine darà un giudizio, e la
gente vive senza alcuna regola racchiudendo nelle proprie
strafottenti azioni il significato di ogni interesse.
Una costante...grande Arvonio...!
La
prevaricazione diventa l’abilità del furbo e l’istituzione,
quella che il Procuratore Cantelmo vorrebbe riferimento ineludibile,
è complice o vittima a seconda dei casi.
Lo
vediamo ancora nel caso ormai chiaramente assodato Aias che trova
tanta gente coinvolta, ancora gestire vite e denari come se nulla
fosse.
Partecipa
a incontri, viene intervistata, dà pareri e bacchettate, e ogni
volta il cittadino perde un pezzo di fede che alla fine lo porterà
ad agire da fuorilegge se non vuole entrare in una profonda
depressione.
E
allora, caro Sindaco, si difenda da chi la odia perché Lei rappresenta lo
specchio della loro insipienza, e si comporti secondo i dettami
governativi nazionali:
non si può chiedere collaborazione a Di Maio
e poi agire di testa propria come un Fico qualsiasi.
RDM
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