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mercoledì 4 luglio 2018

Avellino: i furbi che scavalcano le regole, opprimono questa città priva di controllo...!


 
Via Volpe, esempio di quotidiana tracotanza: Arvonio dove sei...?

La distopia di questa triste città la ribadiamo ormai negli anni senza che nulla cambi, e anche questa nuova e forse meravigliosa amministrazione, dovrà fare i conti con una melma stagnante che non lascerà spazi all’inventiva.

Vincenzo Ciampi è già messo alle corde da due problemi assolutamente secondari, lo Sprar e il Registro delle coppie di fatto o dei bimbi adottati, dopo l’infame pratica dell’utero in affitto.

Purtroppo il suo, sindaco Ciampi, è un Movimento nato anche nella mente di chi sia fondamentalmente costretto nella coscienza e nell’anima da un’ideologia padrona che non lascia spazi all’intelletto, e anzi racchiuda un sentimento mutuato, quasi fosse il tatuaggio di un’appartenenza.

I suoi nemici sono quelli che hanno creduto di fondare quest’associazione diversa, che Grillo ha inteso formare nella giustizia degli intenti e delle aspettative, però mantenendo i retaggi di un restringimento mentale contrario alle tradizioni e alla cultura di un Paese sovrano.

Sovranità, che brutta parola, molto vicina a fascismo e razzismo, ritengono questi amanti di se stessi e dei propri pruriti quali massime espressioni di civiltà, mentre noi italiani della prima ora, siamo convinti che essere padroni delle proprie idee, delle scelte rispettose di ciò che eravamo e di ciò che vogliamo essere, conservi l’essenza di un popolo che non si globalizzi nelle coscienze di altri che non potranno mai diventare nostre.

Avellino è Italia e vorrebbe continuare a essere parte di un grande Paese che si è costruito con il sacrificio dei nostri genitori che hanno dato la vita perché potessimo esprimere per sempre l’unico sentimento che ci accomuna:

la libertà di rimanere noi stessi, religiosamente appagati dalle tradizioni che altri vorrebbero distruggere per creare altro.

 Campetto Santa Rita, nessun controllo: alla denuncia dell'altro giorno hanno riposto raddoppiando...!

Girare per strada e vedere lo scempio che un Foti per tutti ha sigillato ancora, se ce ne fosse stato bisogno, racconta di un territorio stuprato da arroganza e potentati;

volgari mistificatori delle istituzioni s’approfittano di un popolo ormai saturo di offese e svuotato d’interessi.

Si vive alla giornata senza un perché o un progetto che conduca a qualcosa, la Polizia Municipale gira a vuoto accorgendosi che il tempo diventi l’unico maestro che alla fine darà un giudizio, e la gente vive senza alcuna regola racchiudendo nelle proprie strafottenti azioni il significato di ogni interesse.

 Una costante...grande Arvonio...!

La prevaricazione diventa l’abilità del furbo e l’istituzione, quella che il Procuratore Cantelmo vorrebbe riferimento ineludibile, è complice o vittima a seconda dei casi.

Lo vediamo ancora nel caso ormai chiaramente assodato Aias che trova tanta gente coinvolta, ancora gestire vite e denari come se nulla fosse.

Partecipa a incontri, viene intervistata, dà pareri e bacchettate, e ogni volta il cittadino perde un pezzo di fede che alla fine lo porterà ad agire da fuorilegge se non vuole entrare in una profonda depressione.

E allora, caro Sindaco, si difenda da chi la odia perché Lei rappresenta lo specchio della loro insipienza, e si comporti secondo i dettami governativi nazionali: 

non si può chiedere collaborazione a Di Maio e poi agire di testa propria come un Fico qualsiasi.

RDM





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