Giornale d'informazione e commento di quanto accada sul territorio avellinese.

giovedì 5 luglio 2018

Avellino: i cantori del nulla asserviti a questo e a quello, improvvisamente acquisiscono una dignità mai avuta...!

 
Personaggi da ultima fila, ancora incombono sulle trasformazioni che la città s'aspetta...!

Raccogliere le idee per fare il punto della situazione, a volte diventa fastidioso per la reiterazione delle assurdità che personaggi ormai teatralmente scontati, ripetono fino alla noia dimenticando che sono stati pesati e misurati, e sono risultati mancanti…!

Quelli più rappresentativi, in senso negativo, sono Gianluca Festa e Livio Petitto, che oggi riescono finanche a raccontarci come mai il sindaco sia stato
perso.

Da grandi
esperti politologi, le loro disamine a posteriori fanno ridere, ma la saccenteria li protegge da se stessi, questa gli evita qualsiasi autocritica, perché alla fine, sono stati rieletti e con grandi margini…!

Beh, riuscire a restare a cavallo, è successo anche a Matteo Renzi o a Maria Elena Boschi, solo che la loro elezione è una punizione ancora più terribile:

guardare e non toccare, deve essere proprio un bel calvario, annusare e non assaporare è una pena sottile e perciò ancora più pregnante.

Tutti questi personaggi, legati chi più, chi meno a questo e a quello, siano essi i
Gianni e Pinotto dell’Alta Irpinia, o il massone beneventano venuto a miracol mostrare, o ancora il partito dei regionali, forse i peggio messi, se volessimo pensare che la sentenza nel processo Crescent del Governatore salernitano il 29 luglio, potrebbe decretare la sua giubilazione dalla poltrona per la legge Severino, non hanno mai avuto diritto alla parola, da servi della gleba quali sono.

Insomma, Vincenzo Ciampi ha creato un terremoto sociale, politico e psicologico, che condizionerà per sempre questi fini dicitori del politichese da quattro soldi.

Oggi l’avvocato Pizza è diventato una scelta sbagliata, mentre ieri un’illuminata visione magica che De Mita e  Mancino si contendevano per la prima genitura.

Una banda di idioti che ha fondato le proprie fortune sui bisogni e i drammi della gente, ripetendo pedissequamente le solite e vergognose manovre che gli hanno confezionato per cinquant’anni, potere, ricchezza e arroganza.

Ma di politica non hanno mai capito un cazzo, se intendiamo il vero significato della parola: 


governare per il benessere della società a costo di sacrifici personali.

Ma chi te lo dà, i nostri sanno come preparare un’elezione, e oggi manco più quello, quali parti della società civile coinvolgere con promesse, inganni o anche minacce, per raggiungere il potere e il denaro, le vere fonti di ogni reiterazione negli anni dello squallore miserabile nel quale hanno sempre nuotato.

I pezzi di istituzione marcia rimasti sul campo vanno perseguiti, signor Sindaco, senza riluttante indignazione fine a se stessa, il marciume va asportato e una nuova forma di civiltà e rispetto delle regole, dovrà diventare il mantra di questo Comune, o abbiamo esultato per nulla.
 

RDM

Nessun commento:

Posta un commento