Giovedì c’è stata la proclamazione degli eletti e del
sindaco Vincenzo Ciampi nella sala consiliare del Comune.
Quasi tutti gli eletti hanno rispettato
l’appuntamento istituzionale, aggettivo molto difficile da spiegare in questa
terra di poveretti, e Nadia Arace, Laura Nargi, Livio Petitto, Enza Ambrosone,
Carmine Montanile, Stefano La Verde e Ivo Capone, rappresentanti del popolo
avellinese hanno cominciato alla grande non partecipando all’evento.
Quindi è chiaro, questi signori si
dimetteranno perché non si ritengono all’altezza del compito, odiano Vincenzo
Ciampi e quanto rappresenti, e non potrebbero mai e poi mai partecipare a un
Consiglio in cui sedesse sullo scranno più alto tale personaggio, non degno
della loro augusta presenza.
Ciampi, la rovina di ogni progetto già
in fase avanzata, si è insediato alla faccia di questi signori che se avessero
avuto ancora occasione per dimostrare la propria essenza intima, non avrebbero
potuto far meglio.
La cittadinanza ringrazia, si è tolta
dai piedi il peggio racchiuso in una lista di dissapori, acredine e vomito;
i mille e più votanti dell’inquisito
Petitto hanno di che fare un mea culpa, e così le preferenze che facce
conosciute e sotto inchiesta o a processo, hanno racimolato nonostante quanto
combinato dalla notte dei tempi, e pensiamo a Enza Ambrosone e la faccenda del
denaro del Gesualdo epoca di Di Nunno, sono libera espulsione fecale.
Ma la festa c’è stata e chi vorrà
aderire questa volta a un progetto lecito, per la rinascita di un Comune fin
troppo vituperato, ha l’occasione per lavarsi un po’ la coscienza.
Il signore col cappellino davanti alla
Farmacia è una di quelle risorse che ci pagheranno la pensione, come ha pensato
quel genio del presidente Inps Boeri, mettendo una pietra tombale sul 41%
di disoccupazione giovanile, ma noi che abbiamo un’intelligenza normale,
crediamo che questi signori debbano lavorare se vorranno godere ancora dei
soldi statali.
Pulizia, manutenzione e cura delle
aiuole, delle panchine e di ogni cosa deteriorabile;
la permanenza davanti alle attività
commerciali dovrà finire, e il buon Arvonio invece di querelare a destra e a
manca, visto che poi perde, si dia una mossa e cerchi di controllare il
territorio al di là del Corso e di quelle zone a lui care.
Ah, una visita oculistica potrebbe
essere interessante per i nostri bravi vigili urbani, perché il servizio della Pm migliori:
viaggiando infatti, pochi
metri dietro le loro nuovissime Giulietta, abbiamo notato tanti abusi e illegalità
che a loro sfuggivano regolarmente, fosse anche per la fretta d’arrivare al bar
del Viva Hotel, certo per lavoro…!
Caro Sindaco, fra Marotta, Feola e Arvonio, se non se ne liberererà, avrà belle gatte da pelare o se no, basta che continui anche lei per la strada fotiana, e non avrà problemi:
li lascerà tutti a noi...!
RDM
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