Trovarsi nella fatiscenza dell’Acs non
desta scalpore;
tutto quanto è accaduto tra marioliggi e gestioni
garibaldine, pare non abbia insegnato nulla, caro Sindaco, lo schifo messo in
piedi dai suoi predecessori, Galasso e Foti, ha determinato altrettanto putridume
anche ora che i malvagi sono stati esautorati.
Una partecipata dovrebbe nascere per
generare economia attraverso il lavoro, un’opera illuminata che la sapienza e
l’ingegno di amministratori avveduti mettono a disposizione della Comunità per
favorire la crescita riducendo la disoccupazione.
Ma non è così, gente imboscata che non
fa niente durante la giornata si aggira per la città o tra le mura ingrigite
dall’umidità, di questo mausoleo inutile ricavato da quell’altra fonte di guai
e di sperpero che si chiama Carlo Gesualdo.
La vergognosa entrata con una scalinata
imponente, genera immediatamente disagio a chiunque, se di sana e robusta
costituzione fisica, disperazione a un invalido che voglia chiedere spiegazioni
di qualsiasi genere.
Ma gli aciessini hanno immediatamente messo d’accordo
tutte e due le categorie:
è inutile andare in uffici vuoti o se
mai trovare un’unica persona capace di dirvi di tornare un altro giorno.
Caro Sindaco altro che concertini o
feste di piazza, lei dovrà prendere con decisione la situazione tra le mani e
farsi un’idea immediata dello spreco che personaggi inutili perpetrano
quotidianamente ai danni di tutti noi.
Dobbiamo recuperare certezze;
convincerci che finalmente ci sia un Amministratore
che ami la città, non un imbroglione che l’anestetizzi con qualche cantante o
luminaria.
Esigiamo serietà e solidità nell’azione
governativa, basta con questi mangiapane a tradimento che non fanno un cazzo
dalla mattina alla sera:
i privilegi, signor Primo Cittadino, non
si fermano alle pensioni d’oro o alle scorte, ma si concretizzano con
l’utilizzo abusivo di beni economici e patrimoniali, senza averne donde.
Chi non lavora o non ha un nesso con
l’attività operativa per cui riceva lo stipendio, è un truffatore, un
rapinatore di spazi, di dignità e soldi pubblici;
come minimo va rimosso, poi se il caso
denunciato penalmente all’Autorità giudiziaria.
RDM
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