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giovedì 19 luglio 2018

Avellino: pensavate che Paolo Foti non avrebbe avvelenato i pozzi...?

 

La Giunta dovrebbe nascere dettando le differenze rispetto alla pochezza che abbiamo visto attraverso un sindaco per finta che ne ha cambiato quattro negli ultimi cinque anni.

Inserire un nome o due nella rosa dei prescelti darebbe grande motivazione agli altri oltre che una speranza alla città, fin troppo vituperata.

I revisori dei conti, hanno bocciato il bilancio consuntivo appezzottato di Maria Elena Iaverone, quella dei conti a posto, e non avevamo dubbi;

ora non sappiamo quale potrà essere l’evolversi della faccenda.

Il Prefetto, infatti potrebbe anche non dare ulteriore tempo a Ciampi per preparare un nuovo bilancio, e quindi ci sarebbe il commissariamento di bilancio.

Ma il Sindaco tra ricorsi e rotture varie, potrebbe anche rimettere il mandato e farsi sostituire pienamente dal Commissario per sei o sette mesi fino a nuove elezioni.

Intanto  però, se si desse mano alla preparazione della Giunta,  un Diego Fusaro alla cultura, signori, permetteteci di scriverlo, sarebbe un colpo di classe.

Pensare alle cose serie tralasciando le fesserie dei cinquecentocinquanta abissini preoccupati per il Ferragosto, non dovrebbe pesare più di tanto, crediamo, come mettere d’altronde il Dg di Irpinia Ambiente Boccalone, alle strette perché faccia il proprio dovere con professionalità.

Non è tollerabile che la città continui a versare nell’indigenza come se ci fosse ancora il campione tutto d’un pezzo, non ci si può deconcentrare con fesserie criminali qual è Il Laceno d’oro, un’inutile emorragia che ogni anno si foraggia con il denaro pubblico.

Tutti questi bravissimi acculturati organizzatori, si procurino il denaro da soli, altrimenti desistano, e il bravo don Emilio Carbone se ne faccia una ragione.

Non abbiamo bisogno del calciobalilla o il gioco della settimana per divertire la gente;

abbiamo urgenza invece, di un progetto culturale che impegni intelligenze e fame di conoscenza.

Serve una scuola di bellezza artistica, gli avellinesi dovranno incominciare ad amare la storia delle cose e del sapere,  perché si passi da paesotto ignorante capace solo di farneticare di calcio e pettegolezzi, a cittadina educata e rispettosa.

RDM

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