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martedì 24 luglio 2018

Avellino: la devastazione "fotiana" va spiegata...?



 


Iscrizione si, iscrizione no, inferno forse, ma paradiso mai.

Questa è la storia di una città che vede la propria immagine riflessa dappertutto, e l’Us Avellino ne è la cartina tornasole.

Ogni cosa ci ricorda che niente è come sembra, e se l’arredo con le nuove panchine in legno possano apparire come un segnale di cambiamento, sappiamo dentro di noi, che chi è stato carnefice non potrà mai diventare agnello.

Chi non ha amore non può donarne, e se per un attimo guardando gli operai che sistemano le aiuole al Corso, sempre quello, dopo aver divelto le oscenità della passata amministrazione di Pino Galasso, sentiamo dentro di noi sorgere fievolmente una speranza, immediatamente la contingenza ci riporta con i piedi per terra.

Come non pensare che sabato il Sindaco, mentre cercava di donare un esempio agi avellinesi, diverso da quello a cui li ha abituati Arvonio con le sue strafottenze dinanzi agli abusi che quotidianamente dobbiamo sopportare, scopre che lo schifo sradicato dall’Isola pedonale aeroportuale, è stato depositato a Parco Santo Spirito...?

Ah, non vi permettete di saltare addosso al povero Paolo Foti e al suo assessore Tomasone detto il desaparecido, il Parco non è la discarica del Corso, ma solo non ne ha uguale dignità…!

Chi abita in via Francesco Tedesco, signori, adopererà le scarpe usate dai cittadini di serie A, come si autodefinisce la signora Marotta, moglie mai tanto indovinata dell’inutile e pericoloso ragioniere generale comunale, capace di asseverare e non asseverare gli stessi bilanci che revisori altrettanto ineffabili, leggono prima da un verso e poi da un altro.

E pertanto ciò che fa schifo al Corso, va più che bene in periferia: 

grande Paolo Foti, in sintesi ha ricordato ai suoi elettori e alla città, quale fosse la sua considerazione della povera gente.

Il sindaco Ciampi dovrà vedersela con ordini di idee autarchiche e dirigenti che lo odiano; 

sorridenti gli si avvicinano con il canto delle Sirene per irretirlo e portarlo a fondo come sanno fare.

Per cui se è vero com’è vero, che chi ha generato i problemi, certo non potrà mai dirimerli, la pulizia va fatta prima di entrare in casa, per essere sicuri di non accomodarsi nella polvere.

E se questo assessore in pectore Forgione, è veramente un campione, non lo sappiamo, ma tocca a Lei signor Sindaco, capire immediatamente quali siano le sue capacità, perché è il Capitano che conosce le abilità dei propri marinai:

guai se avesse sbagliato a valutarli, significherebbe che Lei non meriti il comando e la nave ancora una volta, è spacciata.

RDM

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