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martedì 31 luglio 2018

Avellino: i conti non tornano ma si pensa al Concertone...!



Il povero Paolo Foti, l'arrogante e scurrile già sindaco, si confessa con l'assessore al bilancio Forgione e il sindaco Vincenzo Ciampi, cercando di spiegare in lingua italiana, che significhi lasciare la città con i conti a posto dopo averla risanata.

Mah, ne risponderà alla sua coscienza, a Dio e forse alla Procura, ma intanto anche se ancora non siamo a conoscenza di quali siano veramente i guai in soldoni del Capoluogo, ci ritroviamo a dover fare i conti con l'Alto Calore, il Consorzio che è stato per noi un punto d'orgoglio oltre che un Ente che ci doveva garantire acqua a volontà a bassissimi costi.

Invece grazie a Ciriaco De  Mita, che ancora parla e spiega e riparla, senza ritegno o pudore, e a tutti quelli che in suo onore ci hanno marciato, è diventato un bacino di voti a colpi di sporchi mercimoni elettorali tramite assunzioni dissennate e sperperi allucinanti.

E allora cari avellinesi mai paghi dello scempio che avete generato, ecco che la combriccola dei sindaci irpini si è ritrovata in assise per approvare il piano di salvataggio del moribondo consorzio, affidandosi alle mani dell'avvelenatore...!

Eh si, il Partito Democratico come vediamo a livello nazionale, non chiede scusa abbassando il capo e camminando sotto i muri, non fa autocritica ma raddoppia, e Michelangelo Ciarcia, ex tesoriere del Pd e revisore dei conti dell'ente idrico, sostituisce Lello De Stefano che ineffabilmente, come ormai Foti e Iaverone ci hanno da tempo abituati, dichiara  

lascio un ente che ora può svilupparsi con i conti in ordine...sic...! 

Il Sindaco Ciampi abbandonando l'assise ha permesso che questo accadesse, essendo venute meno le dieci quote spettanti alla città capoluogo; 

mentre il povero Pasquale Giuditta sindaco di Summonte, ha veementemente e giustamente chiesto al massone beneventano Del Basso De Caro che faceva il padre nobile del sindaco di Sant'Angelo dei Lombardi, Rosanna Repole, di lasciare l'aula, non avendo alcun titolo per restare. 


Ciarcia e De Stefano: il Gatto e la Volpe...!

Ma i giochi sono stati fatti, Ciampi purtroppo per inesperienza o superficialità, lo ha consentito, Lello de Stefano gran buffone di corte se ne esce a testa alta, mentre attende che la Giustizia faccia il suo corso, e noi tutti dovremo pagare un aumento della tariffa d'utenza di quasi il 5%...! 

Signori, la partita si fa sempre più difficile dovendo combattere con logiche e organizzazioni delinquenziali: 

anche in città non è che le cose vadano meglio, tutt'altro.

I poteri sono sul piede di guerra, devono mettere Ciampi in condizioni di abbandonare perché l'osso non lo mollano.

Lo schifo che vediamo in giro è rappresentato da quelli che fin'ora hanno consentito l'andazzo, quel 54% che ha votato Pd e che ancora non se ne fa una ragione della sonora sconfitta, e anzi, se possibile, muoia Sansone con tutti i Filistei.

Ma che ce ne fotte, l'importante è che l'Avellino si iscriva al Campionato e che Antonello Venditti ci sollazzi ad agosto...!

RDM

 

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