Il Mattino di ieri raccontava di trattative
avviate fra il sindaco Ciampi, Cipriano
e Festa;
nulla di male, certo, solo che non è vero, non è
accaduto e il giornale ha scritto l’ennesima balla, come quando s’avventura a
immaginare liti inesistenti fra Salvini e Di Maio.
Un modo di manipolare la realtà che vorrebbe spingere
gli attori di questa fase delicata post elettorale, a scelte più o meno
peregrine atte a condizionare il cammino ordinato che Vincenzo Ciampi si è
prefisso.
A quanto pare invece, il Sindaco sta dando spazio alla
gente che voglia esporre le proprie istanze, consigli o denunce.
Il decoro che non ha appassionato finora, la vecchia
amministrazione che per poco, non si è ripetuta con un consiglio comunale anche
peggiore, dovrà entrare nell’ordine di idea della cittadinanza e specialmente
in quello di Irpinia Ambiente che molto superficialmente, si adopera solo per lo
stretto necessario.
Avellino ha bisogno di chi la ami, non di mercenari
che operino contro voglia, pronti a scappare via davanti alla bottiglia vuota
non perfettamente allineata nella zona di competenza…!
Bisognerà trovare qualche entità che controlli i
controllori, perché gli avellinesi ormai abbrutiti da anni e anni di clientele
e padrini, si sentono perennemente protetti nella propria sacrosanta
abulia.
Il signor Boccalone, responsabile dell’azienda di
nettezza urbana, speriamo vorrà rispondere alle nuove logiche:
il territorio richiede d'essere pulito sempre, a
prescindere da ogni preclusione mentale di qualsiasi genere, senza alcuna scusante.
Parcheggi o zone nascoste, sacchetti trovati per
strada o qualsiasi altra forma di comportamento irrispettoso dell'utenza, dovrebbe essere adducibile
alla responsabilità del direttore dell’azienda, senza scarica
barile di sorta.
E l’utilizzo dei rumorosi ventilatori alle prime ore
del mattino, finanche nei giorni di festa, rappresenta la strafottenza
scostumata di lavoratori che ritengano importante solo se stessi:
la festa è finita, signori, questa è una nuova e
inedita Avellino che metterà al primo posto la gente che paga le tasse e i
bisognosi, il resto in disaccordo, farebbe bene a lasciare il passo.
Stamane a fare il paio con quelle barriere in cemento semi frantumate e inutili che delimitano l'area di Corso Vittorio Emanuele, retaggio del cattivo gusto e della disaffezione di un'amministrazione malandata, abbiamo visto dei manufatti in legno che stanno allestendo per una nuova volgarità tutta fotiana a cui pare non ci sia mai fine.
Avrà poco da stare allegro il sindaco Ciampi in questa città stuprata, alla mercè dei soliti noti che col cappello in mano stazioneranno quotidianamente, davanti alla sua porta:
ognuno proporrà qualcosa, tra eventi e immaginifiche metamorfosi culturali scaturite dal libro lucrativo dei sogni a pagamento, nostro, e solo una presa di posizione netta bloccherà la proliferazione pro domo sua di tanti lestofanti dalla mano prensile.
RDM
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