Inizia la ricerca degli assessori, che noi riteniamo debbano essere persone di specchiata serietà e spessore morale, ma ecco Luca Cipriano lì pronto per bussare:
vorrebbe la Cultura per entrare dal portone del Gesualdo da cui l'avevano defenestrato.
Ma quello che colpisce di più è l'acredine che l'ingegnere Nicola Giordano mostrava nella sua intervista;
si sono mandati all'aria progetti preconfezionati già in fase avanzatissima come si intuiva al comitato elettorale di Pizza, dalle tante facce di tecnici anche femminili, pronti a proprinarci paccotti edilizi molto remunerativi.
Ora si sono preparati ad azzannare il nuovo sindaco, o almeno a fargli paura non appena se ne presenti l'occasione.
Do ut des, sarà la solita e stantia linea d'azione di un consiglio comunale formato da una maggioranza indegna, che vorrebbe ricattare Vincenzo Ciampi nei prossimi anni, a ogni decisione per la città, ultima come sempre nei loro pensieri.
Consiglieremmo a questa nuova amministrazione di convocare al minimo dei due bilanci annuali, il consiglio e agire con la giunta per fare le cose che la gente aspetta da sempre.
Sfrattare gli abusivi e consegnare immediatamente gli alloggi agli aventi diritto che da tanto aspettano ci sembra una priorità, come l'inserimento dei parcheggiatori a spasso, nell'Acs per un serio controllo delle strisce blu, anche quelle davanti al solito elettrauto Mostino.
Il rifugio per gli animali randagi che Paolo Foti utilizzò artatamente per il proprio ballottaggio, è una priorità anche se molti non credano sia così, per due ordini di motivi:
il sentimento di una grande parte della città che riconoscerebbe il merito di averlo intercettato, e il messaggio di civiltà, parola astrusa da tempo.
Non si può demandare, in altri paesi italiani e europei si preoccupano di disporre distributori stradali di acqua e cibo ai meticci in giro alla ricerca della propria possibilità di sopravvivenza, specialmente nei periodi caldi.
Insieme al decoro che Foti ha calpestato, in questo paesotto di cialtroni che querelano chi rimarchi gli abusi e la strafottenza di un comandante dei Vigili urbani che vede a chiazze, ci vuole un segnale forte di cambiamento concreto proprio con chi dovrebbe controllare:
la Polizia Municipale che non serve al momento alla bisogna.
La sostituzione dei dirigenti comunali, incominciando dal segretario Feola e il ragioniere Marotta che più volte hanno dato il peggio nelle occasioni dei bilanci o per i conflitti d'interesse, aiuterebbe senz'altro per una pulizia di pensiero e un ordine amministrativo.
RDM
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