Il giorno della civetta, di Leonardo Sciascia.
Il Comando della Polizia Municipale è condotto da un signore che faceva il tenente comandante di tre o quattro vigili a Tufino, un paese di tremila abitanti:
come possiamo pensare che Michele Arvonio, divenuto colonnello (?) da noi, possa avere la preparazione adatta per gestire un territorio venti volte superiore...?
In effetti Avellino, oltre a godere del proprio stupratore, per la sindrome di Stoccolma, si è circondata di dirigenti e amministratori inadatti.
Arvonio già a processo penale per abuso d'ufficio e tentata concussione, ha trovato una porta aperta con Paolo Foti che tra processi e avvisi di garanzia, potrebbe vincere idonei campionati mondiali, e così Luca Cipriano che riconfermò al Gesualdo o Amedeo Gabrieli ex Acs.
Il presidente del Consiglio comunale Livio Petitto, il già capogruppo del Pd, Enza Ambrosone, il consigliere Barbara Matetich, e ci fermiamo qui, tutti inquisiti o a processo penale, riempiono le liste del nuovo testimone dei due grandi vecchi alto irpini, Nello Pizza.
L'indolenza di chi ci ha governato va di pari passo con quella campana in genere.
Nessuno sa mai niente finché non viene messo davanti ai fatti compiuti:
le piccole prostitute, il senzatetto che muore di freddo e fame o quello a cui viene dato fuoco, la storia dei diplomi falsi Cisl che nessuno immaginava, mentre fonti anonime ci raccontano che era da anni, cosa risaputa.
Il Procuratore Cantelmo infatti, in occasione del bicentenario del Corpo dei Carabinieri, ha dichiarato la propria retorica meraviglia, per il caso di Domicella con l'arresto di uno dei più pericolosi latitanti d'Italia, appartenente al clan Polverino.
Anche in quest'occasione, come avvenne cinque anni fa con Russo, altro latitante preso a Sperone, la gente pare sempre Alice nel Paese delle meraviglie.
Il caso Aias, né primo e né ultimo nel novero dello schifo di questa città, ha contribuito attivamente al depauperamento del territorio che Paolo Foti lascerà non migliore di prima secondo le teorie del bugiardo seriale, ma in deficit strutturale con un piede nella fossa del fallimento.
Ma questi avellinesi imperturbabili, non immaginano che se rubi al Comune, saranno loro, si proprio voi signori, con il problema delle bollette o del fitto ogni mese, a dover subire il maltolto.
Vi saranno aumentate le tasse dei rifiuti, del suolo pubblico, dei trasporti e ogni balzello per poter alzare una serranda o comprare un litro di carburante e pagare la tassa di possesso all'auto, visto che l'Aias e Noi con Loro si fottevano pure i soldi regionali.
Beh, mancano tre giorni al giorno della civetta, e l'omicidio del sindacalista, raccontato da Sciascia a opera della mafia, lo sta per commettere reiteratamente il popolo avellinese, su se stesso:
mio nipote è candidato, me l'ha detto 'o principale, sono demitiano di ferro, l'amico mi ha favorito...!
Il crimine è pronto a essere perpetrato, la dignità e la giustizia forse saranno vituperate ancora una volta, e i buoni saranno sconfitti da chi lo sarà per sempre, ma non lo sa.
RDM
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