Avellino: chi governerà dovrà approvare per forza un bilancio "appezzottato", ma pare non interessi...!

La gara a chi spende di più, certo l'ha vinta chi abbia puntato su Nello Pizza, il designato unto dai due signori;

paginate di giornali e speciali nelle televisioni private, hanno visto chi si erga quale padrone della piazza.

E ci chiediamo, mentre i cittadini avellinesi sono pronti a rivotare chi gli ha rubato la dignità, quale sia il tornaconto di lor signori: 

ma veramente pensate che se vi dovessero favorire, bontà loro, nella ricerca del lavoro o dell'avvicinamento o ancora, di qualsiasi forma di prebenda, non ci sia il rovescio della medaglia?

Ritenere che risolti i propri problemi, muoia Sansone e tutti i Filistei, non esista nient'altro, è un quadro sporco e lacerato, alla cui vista non resistiamo.

La Comunità, quella parola magica che una volta faceva solidarietà, e che ancora ha la sua importanza quando accade qualcosa di estremamente grave, viene scioccamente ignorata, anche se poi, nel momento stesso in cui ci sottomettiamo al padrino usuraio di vite, è proprio quella che cerchiamo.

Infatti anche il carnefice gli appartiene, solo che ne è la parte scura, quella inconfessabile che macchierà per sempre le nostre coscienze.

Quelle stesse addormentate che al di là di una richiesta per la collettività, si risolvono vergognosamente nell'io: 

ogni diritto e rispetto lo mettiamo da parte finché esiste la cazzimma, nota espressione napoletana, favorendo il mercimonio, la subalternità, lo squallore di un servilismo inutile.

Un candidato alla quinta esperienza ci raccontava stamane, quale fosse la povertà o la miseria racchiusa in quartieri di periferia, quale fosse la reazione all'indifferenza degli amministratori di sempre, quanto squallida ogni richiesta d'aiuto sempre personalistica, mai nel rispetto degli altri che pure soffrono.

E allora, signori, i De Mita, i Mancino, o le D'Amelio e i Del Basso De Caro, non sono la causa dei nostri guai, ma solo l'effetto, solo quanto si sia creato col nostro abbandono in acque putride generatrici di veleni e tossicità che se non assunte, avrebbero perso ogni efficacia nefanda.

RDM