Bugia, mistificazione e servilismo, la grande strategia di chi fa politica, o almeno creda di farla, imbrogliando l'elettorato.
Alle sette di sabato mattina i vigili urbani agli ordini del comandante onorario Lino Pericolo, erano impegnatissimi a rimuovere i manifesti appena apposti di De Mita e Mancino.
Ma guarda tu, sono anni che non riescono a vedere le auto sul marciapiede e l'assenza dell'autorizzazione al passo carraio, dell'elettrauto Iannaccone, ma dopo poche ore di primo mattino, mai visto, erano lì pronti a soddisfare gli ordini alto irpini...!
L'amministrazione, è chiaro, fa il tifo per quelli in uscita e si prepara ad accoglierli con ogni onore.
La Polizia Municipale, assoggettandosi ai voleri di Lino Pericolo, esecutore degli ordini di Ciriaco suo, con ansia e preoccupazione di non essere al'altezza dell'arduo compito (?), nonostante i problemi cardiaci, ha voluto dare l'ennesimo segnale del solito, nauseante, godimento servile.
Intanto gli indagati, i rinviati a giudizio e i condannati delle sue liste, non colpiscono l'immaginario dell'avvocato penalista (!) Pizza, che mente sapendo di mentire.
Per esempio, finge di non sapere che Enza Ambrosone, sua cliente, stia rispondendo nel processo Cgs alla Procura, o dello schifo Aias e il mercimonio economico e umano di cui è diventato il testimone, nelle mani dei due amanti in foto.
Beh, se domenica prossima andrà ancora come al solito, con l'inquisito Petitto che farà il pieno di voti, seguito da Pericolo e Gianluca Festa, questa città avrà il giusto, perché la rivoluzione nazionale non avrà segnato alcun punto nella mente degli avellinesi.
La voglia di diventare umani con una dignità, forse, ancora non permea la corazza di anime perse, che vergognosamente provvederanno subito dopo il voto, alla propria lamentosa quotidianità, preda di una miseria caratteriale difficile da debellare.
Bisognerà ricordare i nomi dei candidati a futura memoria, tanto per sapere almeno a quali facce corrispondano.
RDM
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