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sabato 26 maggio 2018

Avellino: un novantenne e un ottantaseienne in campo per la presa della "Bastiglia"...qual è il motivo...?



Quanti amanti della Patria in questi anni si sono sbracciati nel fotografare e denunciare senza mai fare un nome, quanti si sono preparati un terreno favorevole perché vicini al territorio senza mai esporsi direttamente, e se pure, per mero errore, pronti a una marcia indietro veloce e dirimente.

Beh, questo è l'avellinese puro, quello che il prossimo dieci giugno voterà nuovamente il proprio carnefice senza tema, e Mancino Nicola, presente, a ottantasei anni suonati queste cose le sa, basta una promessa, un pò d'asfalto qua e là, come stiamo vedendo e avevamo preventivato, e il gioco è fatto.

E poi, volete veramente mettervi di traverso con simili capobastone, che con il pericolo Grillo, si sono premurati di chiamare l'appello, e guai per i vili a non rispondere..?

Qui si farà l'Italia, come si dice, tutte le forze sono in campo, senza infingimenti, allo scoperto, faccia a faccia, e De Mita che pensa di non averla persa con il caso Aias, moglie e Bilotta, procede come un treno, mano nella mano con il compagno di merende.

Ma che tristezza vedere persone che ritenevamo per bene, professionisti seri con un proprio bagaglio etico, abbassarsi e assumere la classica posizione ad angolo retto, e non solo ma tanti altri che hanno spintonato e fatto la voce grossa, alla fine sono rientrati tra i ranghi tremebondi e privi di ogni barlume di dignità.

Più volte ci chiedono e ci chiediamo se ne valga la pena impegnarsi per una città tanto abulica e serva, in cui tutti hanno il proprio scheletro che al momento giusto si fa sentire, e siccome qualunque ricchezza non basta mai, la svendita di anime è un mercato in continua espansione.

Il caso Sarno di giovedì, è emblematico: 

non pago della villa costruita a Ischia a picco sul mare di Casamicciola abusivamente e poi condonata nel 1983, eccolo beccato con le mani nella marmellata mentre procedeva ad allargarla sempre abusivamente dopo il sisma dello scorso agosto.

Venti operai si sono tuffati nelle acque ischitane per sfuggire alla Polizia, e un imprenditore che ha fatto fortuna sfregiando una montagna irpina, ha continuato a sfregiarle anche in uno dei luoghi più belli e invidiati al mondo.

Tra un pò nessuno se ne ricorderà più, perché il potere e i soldi, specie ad Avellino, sono coperte molto larghe e spesse, a prova di morale: 

le liste di Pizza, infatti, non hanno destato dubbi o rigurgiti di coscienza, l'importante è il risultato, no?

RDM

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