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venerdì 11 maggio 2018

Avellino: nessuno fa di conto, si continua a tentoni...mah...!



La campagna elettorale si sta connotando per quello che è: 

un inganno fratricida a ripetizione, in cui si sprecano sorrisi e promesse, il tutto denso di falsità.

Giovanni D'ercole ci aveva fatto il pensierino da anni, e tutto quanto gli si ponesse d'ostacolo, lo disturbava, non ultima la candidatura dettata da Giorgia Meloni per il sindaco di Mercogliano, Massimiliano Carullo.

Poi c'è stata l'intromissione di Dino Preziosi che vistosi ignorato a sinistra, come è d'uopo, in certi ambienti, si è proposto a destra, e pensando a un corpo a corpo con D'ercole, dopo aver sorriso dinanzi alla solita estenuante proposta di Gianfranco Rotondi che nonostante schifi questa terra, si permette d'intromettersi sfacciatamente, è stato giubilato dando spazio a chi non pensava d'essere in partita.



Il solito notaio D'Amore, candidato negli anni, del deputato rappresentante la terra degli altri, stretto fra le mura del suo studio, conosce Avellino come un napoletano che ha acquistato a Torrette un appartamento perché è più facile raggiungere da lì il posto di lavoro.

E allora, ecco che esce dal cilindro Sabino Morano che intervistato, ha parlato di Avellino come un essere umano: 

il verde, i cantieri, le strade, niente di trascendentale e forse per questo più credibile.

Poi abbiamo i campioni, quelli che sanno di comunicazione, quelli bravi...quelli...!

Luca Cipriano per esempio, è uno fantastico, ed è bravo a coinvolgere la gente che non s'informa, che non segue le vicende e che ami le stronzate.

Luca Cipriano, quello bravo, ma forse non tanto, visto che dopo il Giro delle Sette Chiese, ha ricevuto solo porte in faccia; 

abbandonato un Pd irriconoscente e incapace di comprendere appieno, il geniale furbetto, con le sue liste zeppe di nominativi importanti e alto sonanti, si è proposto subito dopo il 4 marzo, al Movimento, e a chi se no. 

Lui, non dimenticate, è quello bravo, lui sa fare di conto, escludendo il Gesualdo però, lì i conti erano un triste esercizio evitabile, e questi quattro sbandati epigoni dei vincitori nazionali avrebbero goduto della sua sapienza organizzativa, delle sue idee innovative: 

no, grazie, statt'a casa...!

Beh, vietato perdersi d'animo per uno bravo, quindi trovare un contatto nella destra, e farsi perorare la causa: 

no, grazie, statt'a casa...!

E allora cosa fare?

Noi non lo sappiamo, certo, ma lui è uno bravo, ci meraviglierà con effetti speciali, basta attendere...!

RDM







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