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mercoledì 30 maggio 2018

Avellino: nessun senso di comunità, e se qualcuno s'appropria del denaro pubblico, nostro, che ce ne fotte...!




Sabino Morano è stato l'unico candidato a sindaco ad aver trasposto i fatti alle chiacchiere.

Lunedì sera al De La Ville in una sala gremita di addetti ai lavori, dove abbiamo apprezzato la lucida e intelligente esposizione della stasi in una città offesa, di Giuseppe Gargani, il sindaco proposto dalla destra, ha spiegato in una maniera diremmo spumeggiante, il programma che si è rivelato dai piedi per terra, assestando inoltre, due colpi seri al solito libro dei sogni che amano esporre tanti in campagna elettorale.



Diego Fusaro, il filosofo torinese famoso per le sue idee invise dal quel turbomondialismo che ci ha spiegato attraverso il commissario tedesco Ue Oettinger, i mercati insegneranno a votare agli italiani nel modo giusto, potrebbe ottenere la delega alla cultura:


dimostrerà essere altra cosa rispetto allo schifo conviviale di Gambardella.

Altra dimostrazione d'amore del reale, Sabino Morano l'ha ottenuta offrendo all'attore Edoardo Sylos Labini la direzione artistica del Gesualdo, che ha accettato con entusiasmo, come d'altra parte, Fusaro.


Il laboratorio culturale a cui ha pensato Morano potrebbe essere una realtà dopo il 10 giugno prossimo, e certo è già cosa ben diversa dalle solite poesie di Cipriano che pensa a soluzioni per risanare il Teatro che ha distrutto, e Nello Pizza che ha creduto d'inventare il
City manager, che per i meno abbienti come noi dovrebbe essere un direttore della città, mentre il sindaco che sarà...?


Idea fallimentare già sperimentata con l'altro campione amministrativo, Pino Galasso, che nel 2005 assunse

l'ex moglie di Bassolino, tutt'uno con il solito Ciriaco De Mita, e manco a dirlo, il buon Maurizio Petracca, assessore a quella riqualificazione urbana che conosciamo purtroppo...!

E' la storia che si ripete, oggi la parte di Galasso, sostenitore di Gianluca Festa, la fa Nello Pizza, 
ascolterò tutti, ma poi decido io, che ci pare esegua già bene gli ordini del sindaco di Nusco. 

Ciriaco loro, ricopia i propri progetti a prova di bomba, che gli permettono d'appropriarsi sempre e comunque del denaro pubblico.

E' una diffamazione?


Forse, ma dovrebbe prima di noi, querelare il Procuratore Cantelmo e il sostituto D'Onofrio a cui ha tranquillamente confessato di come si sia
interessato dell'accreditamento Aias presso la Regione.

Secondo le affermazioni giurate alla Procura dal suo amministratore, pare che l'Aias, sia cosa della famiglia De Mita, e il coinvolgimento delle figlie e perfino della donna delle pulizie (!) lo dimostra ancora, se ce ne fosse bisogno:

Rispondo senza tema di smentite e serenamente che la vera padrona dell'Aias è Annamaria De Mita, mentre Gerardo Bilotta è un mero esecutore
...!

Poi l'intercettazione con cui l'indagato Bilotta, che si costruisce casa distraendo denaro Aias, nello scorso dicembre (!) insieme al figlio Alberto candidato e Preziuso indagato, si mettevano d'accordo per poter mentire agli inquisitori sul denaro fatturato, perchè dobbiamo essere bravi a spiegarlo...!


Una banda, almeno di idioti, che colloca queste famiglie
Adams nel più squallido e sordido avamposto del crimine locale. 

Se sarà dimostrato l'assunto degli inquirenti, quali sarebbero le ragioni del vuoto e pericoloso amministratore che risponde al nome di Paolo Foti, che l'avrebbero spinto a rinnovare una convenzione con
Noi con Loro che ci costa ottantamila euro annui oltre alla continuazione coatta dell'utilizzo della struttura ampiamente abusata, di via Morelli e Silvati...?

Bugie a iosa, inganni a bizzeffe e allegrissimo uso della cosa pubblica non scompongono l'ineffabile Nello Pizza e gli altri componenti delle liste, che se ne fottono di essere parte integrante di un disegno almeno opaco.


Un appartenente, Alberto Bilotta, alla corazzata fantozziana, sarà sicuramente messo sotto accusa; 


e in più, uno dei suoi
importanti padrini, è pesantemente coinvolto in vergognose attività che se dimostrate come pare sia, dovrebbe convincere gli elettori e gli stessi candidati a prendere le distanze da un Nello Pizza ormai sordo e cieco, vittima di un'orgasmica e irrinunciabile gratifica spirituale.

Ma voi, signori, pensate che questo distoglierà gli avellinesi a rivotare i vari Petitto o Festa, già in odore della carica di vice sindaco, secondo gli ordini del governatore De Luca...?

RDM 


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