La Corazzata Potëmkin, quella resa famosa da Fantozzi, nel 1905 vide l'ammutinamento dell'intero equipaggio.
Il film di propaganda del regista zarista Éjzenstejn, è stato una delle opere cinematografiche più note nella storia del cinema;
la rielaborazione di fatti storici, portarono alla Rivoluzione russa del 1905.
Ciriaco De Mita e Nicola Mancino, dopo 10 anni hanno finto di riappacificarsi, mentre noi li pensiamo come i ladri di Pisa, che
sciarriavino 'e iuorn'e arrobbavino assieme 'e notte.
Pubblicamente hanno voluto dare un segnale importante ai fedelissimi che non possono dire forse:
il momento è difficile, questi grillini della malora sono diventati pericolosi improvvisamente.
Si sono presi il Paese, ma Avellino deve restare nostra, fateci morire con la coscienza a posto...!
Quindi, cari avellinesi, una, due, sette liste (!), e peccato che non siano riusciti a farne altre;
duecentoventiquattro animali da macello per ventuno posti se vincessero, poco più di due compagnie militari che un cicisbeo inventato da De Mita, che Pizza dice di non conoscere, dovrebbe governare...!
Una corazzata che come quella russa avrà solo defezioni e ammutinamenti;
gente che non si conosce e che manco ha interesse a farlo, si troverebbe gomito a gomito, pronta al dialogo o a cambiare i propri punti di vista?
Ah, già, tanto 'a fravaglia o se vogliamo, 'a frittur'e pesce, non esisterà;
campioni del compromesso come Petitto, Giacobbe, Pericolo, Festa e tutti gli altri che conosciamo bene, sono pronti a ritornare ai posti di combattimento, per distruggere quel poco di sano che forse è rimasto.
Ma che vogliono ancora mangiarsi, penserà qualcuno:
opere pubbliche, utilizzo del patrimonio e ogni cosa si riesca a raggranellare con Regione, Europa più, Piano di Zona e tutto quanto faccia potere e soldi.
Si, soldi, signori, il milione e quattrocentomila euro che l'Aias protetta dal vostro Ciriaco, si fotteva dalla Regione, e in parte ritornava a Noi con Loro di Annamaria De Mita con il fitto di un nostro bene, a trecentomila euro all'anno, a parte il denaro che percepiva dai malati...!
Una vergogna pronta a rimodellarsi con liste fameliche di gente cazzista che se ne fotte di chi soffra e dei suoi problemi.
Vincenzo Ciampi, il candidato a sindaco del Movimento, è una bella persona dallo sguardo limpido, un lavoratore del quotidiano che conosce bene che significhi non riuscire ad arrivare a pagare bollette e conto in salumeria.
Per lui è importante che la gente possa partecipare direttamente alla vita del Municipio, con le proprie istanze che il sindaco porterebbe direttamente in Consiglio:
una chimera, un'invenzione, chissà, ma lo vorremmo scoprire volentieri.
Dare il voto a questi signori che vi stiamo descrivendo, a un Cipriano che si dice dovrà rispondere a breve alla Corte dei Conti attraverso la Guardia di Finanza che lo convocherà insieme a altri quindici amichetti del Gesualdo, in altre realtà sarebbe un paradosso, ad Avellino non è così.
Mancino, appena uscito da un processo per mafia, e De Mita invischiato in situazioni che dovrà chiarire, ha candidato il figlio di Gerardo Bilotta, l'amico di merende che risponderà di associazione a delinquere, mica niente, oltre a qualche altra quisquilia, sono i garanti delle vostre preferenze.
Vi sembra normale?
Una catena arrugginita che continua a strangolarci da cinquant'anni e niente pare riuscire a spezzarla.
Sabato scorso siamo entrati al Circolo della Stampa per ascoltare il programma dei Cinque Stelle e guardare negli occhi i candidati.
C'era un'aria pulita che non ci creava disturbo, quello che invece proviamo quando parliamo di problemi con i soliti noti che ti guardano fisso, perché sovrappensiero.
Chissà se il marinaio avrà fatto il pieno alla barca, e che cazzo, domani pioverà...ah, dimmi caro?
Carlo Sibilia e Michele Gubitosa erano là con l'atteggiamento di chi viva sulla terra e si preoccupi se questa dovesse tremare:
è troppo difficile, forse, ma sembravano umani, qualità in disuso, quasi impossibile da riscontrare.
Il governo si farà, ci hanno raccontato, e il Primo Ministro è stato deciso...!
E sorridendo il deputato, in odore di Ministero della Cultura, ci ha lasciato.
Ci sarà la Rivoluzione di questa terra in risposta all'arrogante minaccia dei feudatari di Nusco e Montefalcione...?
RDM
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