Arvonio e Foti, se non esistessero avrebbero dovuti inventarli;
sono complementari, dove non sbaglia l'uno, provvede l'altro, una simbiosi perfetta.
Ricordiamo quando la scurrilità del sindaco volle rappresentarlo appieno con quel non mi rompere il cazzo al povero Ottavio Giordano, persona per bene, un giornalista stacanovista che ha consumato tante paia di scarpe correndo qua e là in trent'anni di carriera.
Era presente questo comandante, e senza battere ciglio, scortò Paolo Foti in macchina quasi per difenderlo dall'educazione di Ottavio.
In quel momento capimmo che non c'era alcuna possibilità perché una città afflitta da un simile personaggio, potesse sperare in qualche ravvedimento amministrativo.
No, questi sono, bere o affogare, e a noi è capitato l'uno e l'altro:
il signor Arvonio, grande estimatore della tecnologia applicata alla circolazione e alla gestione amministrativa della Polizia Municipale, dimentica che la telecamerina o il cartellone informativo elettronico, non sono un punto d'arrivo.
E infatti, appagato orgasmicamente dalla sala di controllo, il comandante tufinese, non dà luogo, almeno per quanto ci riguarda, all'espletamento successivo:
le mail ricordate dalla scritta, restano articolo morto...!
Bella la tabella, Arvonio, ma perché non rispondete alle mail, secondo quanto proponete voi stessi con quelle scritte supponenti?
Ma certo, lo sappiamo, siete talmente superiori a noi plebei, che se ve ne strafottete dei cittadini che vi pagano lo stipendio, e anzi, come quei poliziotti napoletani, scoperti da Striscia la Notizia, a circolare senza assicurazione, pensate anche voi di essere al di sopra della legge.
Fantastico, sempre più, comandante Michele Arvonio, ma veramente lei pensa così...?
RDM
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