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giovedì 25 gennaio 2018

Avellino: Teresa Mele, Maria Elena Iaverone e Paolo Foti, la sintesi di un abominio...!



Una foto emblematica che racchiude lo squallore che Paolo Foti ha realizzato per la città;

tre personaggi inadatti, saccenti e arroganti che manco per un attimo hanno saputo coniugare esigenze del territorio e lavoro.

Come tutti daltronde, e pensiamo ai grandi vecchi che ci hanno oppresso regalando lavoro con i nostri soldi, disegnando un degrado istituzionale insopportabile, che tanti miracolati hanno scambiato per progresso.

I nodi sono venuti al pettine, sovraffollamento negli enti pubblici, gente che non ha niente da fare, mentre il debito sale vertiginosamente. 

E i tre nella foto sono l'eplicazione tangibile di come ci si possa dare a martellate sulle dita, e pensare che il dolore derivi dal cambio di temperatura.

Questo altro campione di assessore, poi, trova una sponda sulla sentenza della Cassazione che dichiara inammissibile il ricorso della Procura, che a lei avvocato, avrebbe dovuto far pensare.

L'inammissibilità, avvocato Anna Carbone, non stabilisce il merito della causa, ma solo l'errore squisitamente tecnico, nel quale sia incorso il ricorrente.

Pertanto, se pericolo esiste, come d'altra parte ha rilevato la Procura con una perizia tecnica, non certo immaginato che la Somma Corte non ha contestato, questo resta, e la sua incredibile soddifazione, fa il paio con le nefandezze a cui ci ha abituati il signore in giacca blu, sempre pronto a scaricare colpe sugli altri.


In ultimo, ma non certo meno peggio, ecco a voi Augusto Penna, la mano politica di Nicola Boccalone, che timidamante riconosce d'aver acconsentito a un progetto stupido, certo inventato dal genio dell'avvocato di Irpinia Ambiente, un vero vulcano d'idee: 

dalla sanità alla spazzatura, tutto d'un fiato, un genio...!

Gli orari pare che vogliano modificarli, ma in compenso i condomìni che non hanno dove mettere i carrellati pagheranno la sosta sul marciapiede, li ricompreranno se si rompono, li laveranno e forse un giorno avranno anche la gioia di svuotarli direttamente nel camion di raccolta con possibilità d'indossare la speciale divisa da spazzino, a pagamento, ovvio.

Una città ridicola, governata da ridicoli decerebrati, ma pronta a riconfermarli, come pazzia impone.

RDM




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