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giovedì 7 dicembre 2017

Avellino: come i media tentino di coprire il nome di De Mita, ha un non so che di omertoso...!



Da sempre questa signora è stata per tutti Annamaria De Mita, oggi leggiamo sui giornali locali, Scarinzi convocata in Procura...!

Carneade chi era costui, certo non il filosofo di Cirene, ma la moglie di Ciriaco De Mita, che non avrebbe avuto alcun problema, se qualcuno non si fosse interessato presso la Regione e il Comune, per far sorgere su un terreno che Avellino le ha regalato (!), un'associazione che non paga le utenze perché gliele offriamo graziosamente noi cittadini, e si becca qualche milione di euro pubblici (sempre nostri) all'anno, senza averne diritto

e s'incazza pure...!

Poi, forse, presenta fatture false per agevolarsi i pagamenti e invece di offrire i servizi statutari agli invalidi, pare abbia ben altri scopi, come racconta il servizio de Il Fatto Quotidiano

presentazione libri, serate politiche o il ballo delle debuttanti, e la scuola intitolata alla mamma della signora De Mita, Flora Baccari School (beh, il provincialismo è d'obbligo)...!

Giancarlo Giannini e Modestino Di Nenna, protagonista e regista de
 "La Seconda Vita",
 il film "prodotto" da Annamaria De Mita...!
E se qualcuno, che pensava si dovesse curare e aiutare i disabili, non ne veda al Centro, è solo perché fa freddo, spiega la signora De Mita, e poi perché limitarsi, qui si presentano films che produciamo,:

 vivere nel bello è dignità, dice, perché accontentarsi...?

Beh, certo, perché accontentarsi, solo che tutto questo, cara signora, avrebbe dovuto farlo con i soldi suoi e di suo marito, non i nostri, e ci scusi, se siamo incazzati, ma non ne possiamo più di essere i servi sciocchi di alcune dinastie di feudatari a cui è mancato solo lo jus primae noctis...o forse, pure no...?

E allora, ci scippano l'Air e noi zitti, tentano di fare lo stesso con l'Istituto Agrario, il più vecchio d'Italia, nostro fiore all'occhiello, e noi zitti, si appropriano del patrimonio comunale e ancora zitti, ci lasciano per strada i nostri figli che ormai non hanno più un'aula sicura e restiamo sempre impauriti e senza parole...

La domanda, come si dice, nasce spontanea: 

ma che cazzo di gente siamo...?

Teniamoci i De Mita che ci raccontano che i giornali hanno creato solo falsità, come  non fosse vero che gli paghiamo pure il caffè al bar, pare anche quello del Moscati; 

teniamoci i Foti e i Gambacorta che minano le fondamenta sociali e culturali di questo misero e triste paesotto, e teniamoci assessori e consiglieri, e tanti dipendenti comunali, che passano il tempo consumando il nostro denaro e i giorni a Cristo.

Teniamoci tutto, senza fiatare, perché sopportare è una cosa, essere complici, è un'altra.

RDM


...e se magnan'a città...

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