Nella foto l'assessore all'ambiente Penna, il fautore del piano rifiuti porta a porta, studiato insieme all'avvocato beneventano che saltella di qua e di là, come un fringuello.
Chissà se Nicola Boccalone abbia mai praticato l'avvocatura;
lo conosciamo quale ex dipendente comunale a Benevento, quindi esperto di sanità all'Ospedale sannita Rummo, e subito dopo capace di studiare un piano rifiuti per una città che non è la sua:
un mostro...!
Quindi territorio e carattere irpino, sconosciuto, per non parlare dell'impatto violento a cui questo signore, insieme al delegato all'ambiente, vuole costringere i cittadini.
Cinque contenitori piccoli e due grandi, saranno la disperazione di anziani e invalidi che dovranno scendere da casa alle ore più impensabili per conferire i rifiuti in quei contenitori grandi riposti nei portoni.
Immaginiamo il tanfo e qualche topo, che circonderanno le nostre case, assediate da rifiuti che si preleveranno quando si e quando no, lo sappiamo, basta guardarsi intorno.
Un'idiozia tutta nostrana che due personaggi che non vivono la città, hanno deciso di regalarci quasi fosse un dono, dal basso delle proprie incompetenze.
Paolo Foti nei suoi amabili racconti di quella che è stata una condanna, si rammarica di non aver dato dignità al capoluogo;
parla per esercizi di respirazione, questo sindaco inetto che ci ha ridotti agli ultimi posti nelle classifiche nazionali per vivibilità e pulizia.
Qual è la dignità a cui ti riferisci, sindaco, ai bilanci, al Teatro, all'Acs, alla morte di Angelo e al ferimento del senzatetto, alla disperazione dei parcheggiatori ai quali hai fatto anche l'esamino con il prode Arvonio, il comandante che è sotto processo per tentata concussione e abuso d'ufficio, alla sporcizia e alla palificazione selvaggia...?
Non riusciamo a intuire, spiegaci bene tu e i tuoi sodali, spiegaci perché convenzionavi una Onlus che non ne aveva diritto, o perché hai regalato denaro a destra e a manca, tra prebende e incarichi inutili?
Una città stremata da cinque anni di saccheggi, dovrà riprendersi dalle ingiurie di chi s'è approfittato della cosa pubblica a più riprese, con costanza e determinazione.
Il Casino del Principe, la Caritas, l'Asilo ex Patria e Lavoro, le palestre, e chi più ne ha...
Il Natale si avvicina a grandi passi, mentre le coscienze altrettanto velocemente, se ne allontanano:
Il Natale a Salerno. |
Intanto c'é gente che soffre, signora Mele, e lei, come al solito, non c'entra...!
RDM
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