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giovedì 26 ottobre 2017

Avellino: Paolo Foti scappa, e Maria Morgante raddoppia, in balle...!


Ex parcheggiatori, riesplode la protesta: “Un anno di menzogne”. E Foti evita il confronto

La vicenda parcheggi ci inonderà di lacrime e sangue, e non certo per una contingenza che non ha favorito la continuazione di un impegno lavorativo di tanta gente disagiata, che aveva comunque raggiunto un equilibrio  di vita più o meno favorevole, ma per le bugie del sindaco e del suo insostituibile comandante della Polizia Municipale.

Promesse inattuabili hanno determinato una situazione pericolosa e insostenibile da ogni punto di vista.


Immagine correlataUn primo cittadino serio e capace, avrebbe immediatamente capito che con le promesse vacue, non si poteva imbambolare per sempre gente dura, abituata a soffrire per una condizione economica e sociale, difficile.

Questa auto della Provincia è lì ogni giorno: amico di Arvonio?

E invece di inventarsi le storie che tanto gli si attagliano, Paolo Foti se la sarebbe cavata alla grande, raccontando la verità, che ai furbetti rimane sempre indigesta, anche per un'innata viltà che non li abbandona.

Ma i malati di bugiardite cronica, modestamente, ad Avellino non mancano, anzi li importiamo, e Maria Morgante, il direttore generale dell'Asl Avellino, non ha il curriculum tra le pagine dedicate alla Amministrazione Trasparente dell'Azienda Sanitaria, così tanto per iniziare, che invece abbiamo trovato altrove, firmato dottoressa Maria Morgante.


Caro Dottore, avrebbe dovuto firmare solo nome e cognome; 

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Maria Morgante e il suo "estimatore" Ciriaco De Mita.



i suoi titoli li ha ampiamente descritti nelle pagine precedenti, anche se ha badato bene di non apporre la data e il luogo di nascita: 

ha paura, forse, che non possa partecipare in seguito a miss Italia...?

Mah, le stranezze iniziano da lontano, quando si vuole inquadrare un soggetto, e questa signora che pare la reginetta della sanità locale, ha una risposta per ogni cosa con la sicumera dell'incapace: 

risponde al disagio senza capirne il significato.

Dottore Morgante, se l'Asl non è capace di rispondere concretamente e con soddisfazione dell'utenza, alla domanda sanitaria, i pazienti non aspettano che sia lei a trasferirli al Moscati, ma ci vanno da soli, senza passare dal via, si usa col solito Monopoli..!

E' tanto difficile, signora, arrivare a capire che quel suo 0,87% di trasferimento dei pazienti altrove, è un numero che non corrisponde al problema che crea la disorganizzazione Asl nell'emergenza?

Ah, poi, la sua tenera risposta sull'Aias che percepirebbe denaro pubblico senza averne donde, per mancanza di due condizioni fondamentali, la convenzione Asl e l'attività esplicata..!

«Parliamo di denaro pubblico, che gestisco con grande oculatezza. Come se si trattasse di casa mia».

Purtroppo  in questa sua dichiarazione c'è una visione della cosa pubblica errata:  

molti, come lei, confondono casa propria con la casa degli altri ai quali dare spiegazione e servizi obligatoriamente: se ne faccia una ragione, l'Asl non è casa sua...!

RDM





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