Il Gatto e La Volpe di Collodi, raccontavano solo "storielle" al povero Pinocchio...! |
Paolo Foti e Michele Arvonio sembrano fratelli, scrivemmo, invece dovevamo chiamarli comparielli, come si dice,
uno 'o tira e l'at'o stennecchia,
due personaggi che giocano le loro partite barando:
i parcheggiatori, i senza tetto, gli alloggi, i dipendenti del Teatro, devono aspettare che questi signori arrivino a stabilire il diritto delle cose, tra chiacchiere e promesse, che nulla trasmettono se non una volontà dilatoria e vendicativa.
Ogni giorno troviamo sui social aforismi ameni che raccontano spesso, la bontà dell'umano, quali i comportamenti ideali, e l'amore e il rispetto, un punto di partenza imprescindibile per profumare di buono.
In effetti la condivisione è solo una scappatoia volgare, a se stessi, incapaci di attuare la benché minima buona azione, ci nascondiamo rappresentandoci per quello che non siamo:
il sindaco e il suo sodale con le stellette, continuano a prendere in giro la gente, ripetendo solite filastrocche che vorrebbero nascondere la propria strafottenza dei problemi altrui, forse...!
Amare la propria terra significa sentire il legame per tutto quanto essa rappresenti, ma quando ci imbattiamo in animi contorti, non possiamo aspettarci riguardo.
Purtroppo siamo circondati da gente come l'ex colonnello della GdF, Antonio Caputo, che pur di non lasciare il ruolo del nulla, affidatogli al Teatro, promette rivelazioni scabrose che qualunque dirigente serio e oltretutto proveniente da una delle massime istituzioni italiane, avrebbe già dovuto palesare.
E intanto questo sindaco barzelletta con le dimissioni a rientro guidato, e dalle dichiarazioni vane, continua a frodare menti e aspettative, nell'assoluta assenza di qualsiasi reazione di un popolo molle.
RDM
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