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sabato 2 settembre 2017

Avellino: il nulla amministrativo si confronterà con lo zero assoluto...!

Risultati immagini per de mita e mancino fotoStiamo vivendo un incubo che ci avvolge  in una nube opaca da cinquant'anni;

la città si sostiene alla meglio per i contentini qui e là che si distribuiscono ad arte, onde evitare affollamenti di pensiero.

Quando le prebende vengono meno, ecco che si sveglia il mostro che è in noi, e i miracolati incominciano ad agitarsi, offesi e indispettiti, si propongono come i risolutori dei problemi, dimenticando che essi stessi sono il problema.

Paolo Foti, per esempio, ometterà d'aver portato il capoluogo agli ultimi posti per vivibilità in Italia, e al primo in Campania per inquinamento. 

In campagna elettorale, che farà, certo che la farà, ci spiegherà quanto è stato bravo a togliere dalle grinfie di Cipriano, il presidente, come insiste a ossequiarlo qualche estimatore, il Teatro. 

Dimenticherà magicamente, che se Luca Cipriano ha avuto mano libera per sfregiare la città, lo dobbiamo alla sua colpevole assenza nei controlli.

Ricordiamo come Dino Preziosi e Giancarlo Giordano avessero stigmatizzato il problema, quando ancora si sentivano all'opposizione, ma ora che si preparano a diventare finalmente, protagonisti, che vuoi che sia qualche milionata di debiti ancora (?) non dimostrabili?

Quindi se Luca Cipriano rappresenta qualcosa, ben venga con i suoi scheletri e i suoi problemi giudiziari, per un apparentamento tra il nuovo che avanza

siamo tutti garantisti, se serve, o no...?



Bene, bisogna dire anche che Arvonio continui a latitare al Cretazzo e nelle zone che non gli piacciono per niente, come al Corso, dove Marotta, dopo una ventina di giorni di meritato riposo, ha ricollocato arrogantemente la propria auto: 


che fine hanno fatto gli alloggi che doveva consegnare, comandante...?

Ah, lunedì, però, funzioneranno le colonnine  (al Cimitero?), anche se le strisce blu non ci saranno in tante zone della città: 

nucc'é poblema, diceva uno bravo in italiano!

Ma figuriamoci, non è certo un ostacolo per due campioni del fare quale Foti e il sodale Arvonio, loro agiscono in corso d'opera...!

Sembrano fratelli, due fantastiche espressioni di amministratori del '600...!

 
Speriamo nella Città Ospedaliera che Angelo Percopo sta tentando di recuperare dopo gli anni di Rosato: 

forse una bonifica seria delle paludi putrescenti di alcuni reparti che si pensa funzionino, fornirebbe il buon esempio a una città stravolta.

Purtroppo tante cattive abitudini sono ormai incancrenite, e il polso tenero di Pino Rosato non avrebbe mai potuto raddrizzare gli andazzi di comodo.

Troppe prime donne abituate a gestire i reparti come fossero di proprietà  personale, secondo gli usi che conosciamo fin troppo bene:

crediamo che il Direttore Generale non avrà molti momenti di pausa per mettere ordine in un feudo pericolosamente consolidato.

Lui è il primario padrone del reparto, comanda lui e gli altri dottori non sono nulla. 

Una volta ero in sala operatoria sotto i ferri, ha telefonato che dovevano scendere in reparto e sospendere l'intervento.

Il reparto è un privilegio dei suoi pazienti.

Questo è il racconto di una paziente del Moscati, e dei reparti medioevali, col signorotto al comando, riferiremo in seguito: 

il caso Iannace, è chiaro, non ha insegnato nulla.

RDM

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