Infatti, caro Presidente, un Paese distrutto, imbrogliato e svenduto, dai suoi partiti e tutti gli altri a vocazione democratica, parola astrusa, mal utilizzata e anzi, abusata
(vedi l'intolleranza di Emanuele Fiano), dovrebbero salvare coloro che hanno affondato..?
Cioè, per capire, chi ha creato il problema, oggi lo risolverà?
Anche se pagassero lei, Presidente, e i suoi colleghi, non sareste capaci di trarre un ragno dal buco;
le vostre sono capacità esclusivamente elettorali:
bravi a vincere una competizione nelle urne, a creare nuovi partiti, o illusioni, ma assolutamente incapaci di risolvere un problema alla Nazione.
Figli di questa scuola sono i vari Foti, Galasso o Di Nunno, per esempio:
anche il bravo Tonino, non sapeva governare, basti guardarsi intorno, tra tunnel e stronzate varie.
I fatti sono che amministrare è un esercizio da studiare in corsi di formazione seri tenuti, magari, da docenti tedeschi, perché noi siamo dei campioni a trovare l'inganno per la nuova legge che essendo imperfetta, si presta all'imbroglio, ma non a farne una inattaccabile che badi agli interessi della comunità.
I cittadini, infatti, sono il limone da spremere!
Solo così ci sarà sempre mangime per gli uomini di potere:
l'evasione fiscale, che Berlusconi chiamò, senza allontanarsi tanto dalla verità, legittima difesa, per esempio, è ritenuta un peccato veniale, in quanto, si sa, pagare le tasse serve poco al contribuente, ma molto a chi si frega i soldi per la pensione dopo cinque anni in parlamento!
Alla festa dell'Udc di Altavilla Irpina, Ciriaco De Mita ha lanciato questo nuovo ritornello, come fa da sempre;
il titolo delle sue ragioni cambia, ma queste restano sempre uguali a se stesse.
La ricerca spasmodica del potere...!
Il resto sono sciocchezze che servono a condire un menu di falsità, a cui la gente abbocca pur sapendo che le cose stiano in modo diverso, per quella solita speranza: la clientela, non si sa mai...!
De Mita lo sa, e fa bene il suo mestiere, vendendo chiacchiere per continuare a praticare la sua filosofia, a quanto pare, mai logora.
Angelino Alfano è la quintessenza del nulla, senza offesa, in cerca di collocazione.
Ormai sta raschiando il barile pensando di riuscire a vendere quei quattro o cinque voti che ritiene d'avere, mentre De Mita spera di piazzare un altro dei suoi da qualche parte:
acino, acino, si fà 'a macina...!
E' singolare vedere i suoi valvassori accomodati insieme a lui come se servissero a qualcosa, mentre, lo sanno, sono tappezzeria;
ma loro sono contenti così,
e che me ne fotte, l'importante è chemm'aggio fatto, disse un noto omosessuale, quando, scherzando, gli rimarcavano d'essersi approfittato di un giovane alle prime armi...!
Beh, questa è la cosiddetta politica, che invece, è proprio un'altra cosa, basta leggere sul vocabolario che significhi questo termine, abusato per meri fini personali.
Michele Arvonio (Marotta, sempre in divieto?), intanto, è rimasto male per l'ultima fiurella per la chiusura della piscina, e medita vendetta, come se la legge (Tar) debba essere anche aggirabile, purchè abbia le sue soddisfazioni, mentre il suo benefattore dalla fascia tricolore, Paolone Foti, si è rimangiato, come avevamo preconizzato qualche diario fa, l'impegno con i parcheggiatori che se n'erano andati contenti e soddisfatti,
dopo l'assalto al consiglio comunale
Sono meravigliosi, tutte facce della stessa medaglia, ladri di Pisa che di giorno fingono di osteggiarsi, mentre la notte rubano insieme.RDM
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