Martedì 19, ore 11.30, Viale Italia, area riservata Farmacia Medusa dott. Novellino.
Ormai siamo abituati all'assenza dei Vigili Urbani, cronicamente pochi e sempre impegnatissimi altrove, intanto si generano tensioni fra automobilisti o pedoni, perché manca educazione e attenzione alle regole, ma di più chi le faccia rispettare.
Abbiamo visto che qualcuno di questi signori in divisa, si preoccupi di quanto sia uscita fuori dalla striscia blu una ruota, piuttosto di multare chi invece parcheggi in curva, in divieto, o, una a caso, sul dosso che da Piazza D'Armi porta giù al mercatino della frutta di via Volpe.
Una distribuzione delle forze di polizia municipale sul territorio, cervellotica:
al Corso V.E. non mancano mai i signori col fischietto, in auto, nei furgoni, in bicicletta, sui pattini o sullo skateboard, come più vi piace, ed è una Ztl controllata dalle telecamere...!
Invece dove servono restano una chimera:
le ordinanze che specificano gli orari di carico e scarico, non vengono rispettate e né abbiamo mai visto una divisa che si avvicinasse al camion della carne, in foto, nonostante le chiamate per un intervento da parte degli utenti che non possono parcheggiare davanti a una farmacia..! Immaginate che se al posto del camionista, che impone continuamente un abuso con la strafottenza del camorrista, ci fosse stato proprio questi, in quale pericolo sarebbe incorso l'utente ribelle, senza che manco 'nu fetente e vigile, potesse aiutarlo?
Pensare male, a questo punto, diventa spontaneo:
c'è un'intesa di utilità con le forze dell'ordine..?
Il fatto è che Avellino non ha piani strategici intelligenti per il controllo, da parte della Polizia Municipale;
i signori dell'ex Convento San Generoso agiscono alla rinfusa, senza rispetto per chi gli paghi lo stipendio.
Davanti al Comando di via Tedeschi, appunto, vediamo auto parcheggiate sui marciapiedi e così fino in periferia, e nessuno se ne occupa, sembra un patto di non belligeranza stipulato con qualcuno e non sappiamo perché.
Alla fine, signor comandante, Avellino è una città diseducata dall'esagerato menefreghismo di chi la dovrebbe tutelare, e dall'arroganza della moltitudine di lavoratori dipendenti, pronti a piangere se perdono il lavoro, ma altrettanto abituati a manifestare la propria stupidità nel maltrattare l'utenza. Guai a chiamare chi dovrebbe difenderci, generiamo fastidio per aver disturbato il solito manovratore impegnato a far niente. Basti recarsi alle Poste Centrali e conoscere la signora Maria, o al Comune per ritirare un plico: i raccomandati cronici che siedono dietro a scrivanie, sportelli, o girovaganti per i corridoi cercando invano un arcobaleno, sono quella pletora ignobile che ci circonda e rende difficile ogni giornata...! RDM |
mercoledì 20 settembre 2017
Avellino, città aperta...!
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