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giovedì 31 agosto 2017

Avellino: un'altra invenzione fotiana che non risolverà il problema autistici...!



Partiamo già con il piede sbagliato, leggere Centro Autismo, ci sembra sia il luogo in cui si dispensi la malattia: 

Centro per il Disturbo dello Spettro Autistico, forse sarebbe più adatto, oltre che professionale.

Ma si sa, ormai nessuno si chiede più che cosa sia giusto o sbagliato, copiamo con obnubilata dedizione, i giornali o la televisione, e pensando di essere fichi (g), ripetiamo ministra o sindaca, e sfoderiamo un assolutamente si, qualunque sia la domanda: 

purtroppo nun se pò fà, a meno di classificarci tra i decerebrati ideologici di questi ultimi tristissimi anni.

Messo nel cassetto l'esproprio, di cui abbiamo scritto ieri, ecco l'acquisizione sanante, che secondo Foti metterà a posto come merita,  quel cattivone del proprietario del fondo, e lui, Paolone, con l'alloro intorno al capo, farà il giro della città sul cocchio dei vincitori: 

ma non ci pare che funzioni...!

La condotta illecita di una Pubblica Amministrazione che incida sul diritto di proprietà non può comportare, per tale fatto, l’acquisizione del fondo e configura un illecito permanente ex art. 2043 del Codice civile.

Ora, visto che abbiamo un sindaco geniale e una giunta di volpi,  vorremmo fosse chiaro che

lo strumento acquisitivo contemplato dall’42-bis non è una sanatoria ma un procedimento ablatorio (toglie ai privati) da ritenersi “sui generis”.

In virtù della particolarità dell'azione giuridica, questa non è detto che possa essere autorizzata dal Tribunale, e anzi, crediamo che sia ben difficile che accada, considerata la vicenda vecchia di quasi venti anni, atta a imbrogliare un privato che legittimamente difenda la proprietà.

Ripetiamo, nessun progetto è stato inserito negli anni, nel Piano Regolatore, e nessuna offerta in via bonaria, è stata presentata al signor Pescatore, nessuna pubblica utilità visto che esiste una Città Ospedaliera e tanti altri nosocomi e Asl che potrebbero ospitare il Centro

perché il giudice, alla luce di tante inadempienze da parte delle amministrazioni passate e presenti, dovrebbe riconoscere al Comune il diritto di un abuso...?

Come è stato possibile, intanto, ripetiamo, finanziare una costruzione illegale con soldi pubblici?

Bah, questo è l'epilogo di una storia piena di ombre, nella quale Paolo Foti non poteva non buttarsi a pesce, considerata la sua propensione all'avviso di garanzia multiplo, cercando di forzare la mano alla legge, e a un signore che abita a New York che di mestiere fa l'immobiliarista.

Pasquale Pescatore, il proprietario del fondo, quindi, non è un ragazzotto italo-americano pizza e mandolino, facile da imbonire, ma un imprenditore carico di soldi, che non ci metterà molto a difendere i propri interessi che a quanto sappiamo, sono stati lesi con false promesse del Comune fin dai tempi di Di Nunno.

Una certezza l'abbiamo, però, questa uscita del sindaco Foti sarà la prossima magra figura che si appunterà al petto, e speriamo non si risolva nell'ennesimo avviso di garanzia.

RDM


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