Avellino sempre in primo piano negativo, per caso o idiozia, non ne usciamo:
una ex calciatore della squadra femminile dell'Us Avellino, Carmela Riemma, era a capo di una banda di narcotrafficanti...!
Siamo famosi!
Lo siamo anche per essere agli ultimi posti nazionali per vivibilità, per il sindaco con più avvisi di garanzia di un mafioso, per il numero dei rimpasti negli ultimi quattro anni e per quello delle dimissioni di Paolo Foti, un primo cittadino evanescente.
Poi in quanto a cazzate, embé, là ci sentiamo olimpionici...!
Non parliamo dell'acqua che doniamo alla Puglia per poi mendicarla nuovamente, o di un Consorzio idrico dove gli amministrativi sono più degli operai, e di un bilancio del Teatro avvolto nel mistero, dopo due anni, due!
Lasciamo perdere tutti gli scandali che ci accompagnano fissi da Galasso in poi, o di un comandante della Polizia Municipale proveniente da Tufino, un comune di tremila anime, no, oggi vogliamo riparlare del Tribunale che quel geniaccio di Foti vorrebbe trasportare in un budello per creare ulteriori danni alla città per un periodo lungo e duraturo.
Infatti le giostre, purtroppo, restano solo un mese in quella piazza degli orrori, e i pulman, spostati qui e là, ritorneranno a essere raggiungibili, mentre i fumi che assediano gli abitanti di piazza Kennedy, insieme a quelli del Cretazzo e zone limitrofe, continueranno a fare il proprio dovere, senza che il buon Arvonio, intervenga.
Una città allo sbando, mai sazia di cibarsi delle sue stesse carni, aveva urgenza di scoprire che il sindaco pensi per essa e, modestamente, si è inventato una nuova forma pubblicitaria pre elettorale:
il Tribunale all'ex Moscati di viale Italia.
E i media gli tengono il sacco, realizzando interviste pilotate:
vengono esclusi i dissenzienti in modo da produrre la sensazione che siano tutti felici e d'accordo con la farneticazione.
A parte che ormai, l'ex ospedale sia ridotto a una massa di calcinacci, che ci siano due piani di superfetazione abusivi, che la destinazione d'uso preveda un impiego sanitario e che la proprietà sia regionale, possibile che nessuna mente priva di acclarate patologie psichiche, si renda conto che immettere un traffico continuo e importante in una strada cieca, fatto anche di furgoni per il trasporto detenuti, senza le possibilità di sfogo che invece ha il Palazzo di Giustizia con via Tagliamento, via Colombo, via Dante, via Mancini e la discesa che porta in piazza Macello, che lo circondano, diventerebbe un atto masochistico?
Mah, questo è il bello di Avellino, basta che si celebri un'idiozia con enfasi, accompagnata dal rullare dei tamburi di giornali e televisioni, perchè ogni astrusità e vergogna vada nel dimenticatoio:
qualcuno pensa di sovvertire l'andazzo alle prossime elezioni...?
RDM
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