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giovedì 10 agosto 2017

Avellino: qual è la differenza tra il Moscati e il Comune...?




Una città che langue e si lamenta, ma dimentica il volto di chi lavori per essa senza alcun ritorno economico o di riconoscenza, non merita un futuro: 

si preoccupa, infatti, di liberarsi dei randagi che aveva eletto a cittadini del territorio, con la viltà che ormai ben conosciamo.

Avellino, nella sua interezza, continua a essere vittima di se stessa, e per le sue manie  clientelari, ormai non riconosce più il giusto dallo sbagliato.


La conferenza stampa di ieri mattina con Angelo Percopo, il direttore generale del Moscati, ha evidenziato ancora una volta quali siano le notizie che i media presenti ritengano interessanti per gli avellinesi.

Non hanno chiesto dei nuovi primari o di come funzionino i reparti.


E tantomeno hanno pensato di chiedere chiarimenti sulla chiusura per ferie estive, come riportato da Il Mattino e qualche testata web.

No, hanno ritenuto che alla fine, la notizia fosse le settantuno nuove assunzioni in agenda. 

Certo assumere è una novità in quest’Italia certificata da una sinistra orba e conflittuale, ma parliamo di un ospedale, una struttura che s’interessa di salute, signori, e questa sarebbe dovuta essere in cima agli interessi..!

Mah, comunque, ai primari di oculistica e pediatria, Zeppa e Vitale, che riportammo qualche settimana fa, si aggiungono due nuove entrate:

Antonio Medici, proveniente dal Rummo di Benevento e Emilio Di lorenzo, interno al Moscati dal 2001, rispettivamente in ortopedia e cardiologia.

Due giovani professionisti di quarantacinque e quarantanove anni, che secondo Percopo, daranno nuovo lustro all'Azienda, e rimetteranno a posto i nervi scoperti da troppo tempo.

Intanto, specifica del travisamento: 

nessuna chiusura agostana alla città ospedaliera, tutto funzionerà come prima e più di prima, e gli interventi programmati per dopo le vacanze, seguiranno il proprio corso.

Non ci piacerebbe accorgerci che il lavoro di un direttore capace, e i risultati riportati finora, dopo appena un anno di gestione, gliene danno atto, si risolvesse nel problema Pronto Soccorso che per stessa ammissione del dott. Percopo, non ha risposto secondo le aspettative, o riportando malamente la notizia delle ferie di quest'estate.

Angelo Percopo come Dino Preziosi?

A qualcuno non sta bene che un avellinese di fuori, possa condurre un organico di oltre mille quattrocento unità, con annessi e connessi che ne fanno, come ha voluto parafrasare il direttore amministrativo Antonio Pastore, una Fiat ben più complessa da gestire..?

Beh, speriamo di no, perché se volessimo tornare a un'equivalenza con l'amministrazione di Paolo Foti, ormai leggendaria per le sue astrusità, tra Piano di Zona sociale regalato ai paesini del circondario, ma raccontato dal fenomeno, quale grande forma democratica, avvisi di garanzia, bilanci su cui farà luce la Procura, e partecipate allo sbando, non sarebbe difficile, anzi tutto tornerebbe nella norma..!

Infatti i media sguazzano nella cosiddetta bigliettopoli, magari dopo averne essi stessi beneficiato, anestetico paralizzante del ben più grave risvolto che è quello dei bilanci e del sospetto accordo con  
Il Teatro Pubblico Campano.

Il Luna Park sosta dove vuole, 
solo agli avellinesi è precluso, vero Arvonio...?
Ma, lo sappiamo, questa è la città degli amici degli amici, e se potrebbe sembrare stupido riportare sempre le soste di alcuni, e gli abusi tollerati di altri, noi riteniamo, invece, che questi siano i segnali evidenti di una svendita subdola della cosa pubblica: 

gli abbruciamenti, l'acqua che un gestore inadeguato ha deciso di contingentare, i rifiuti, gli alloggi, i bandi, gli stipendi mai versati a gente che lavora ininterrottamente da tredici mesi, metre Paolone e Liliana se la godevano a Fiuggi, danno la misura del potere, e questi personaggi ci tengono a farcelo ricordare.

RDM





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