Avellino e l'Irpinia non hanno un solo politico che ami la propria terra...!

 

Il nuovo amministratore dell'Air Alberto De Sio, dopo aver esautorato definitivamente l'ormai ex Dg, si è preoccupato di svolgere al meglio i compiti assegnati per casa dal governatore De Luca.

Il patto con Bus Italia è partito da lontano, come già scrivemmo, e consisteva nell'agevolare la società romana nata nel 2011, ad assorbire l'Air irpina per chiudere il cerchio di Busitalia Campania, in cambio di una candidatura parlamentare al primogenito Piero, di Enzo De Luca.

E l'imbonitore nominato dallo sceriffo cilentano, ci vorrebbe prendere per il naso con le sue elucubrazioni: 

il fatto è ingegnere, che lei è inadatto a ricoprire il ruolo, visto che non sa manco che non avrebbe potuto destinare autonomamente l'Air nelle fauci di Busitalia senza una procedura pubblica, e pressato, ha speso ventiduemila euro per chiedere un parere legale..! Inaudito!

Delle due l'una: 

o è un autentico incapace che ignora anche le normative più elementari della gestione pubblica, o doveva fare un piacere all'avvocato Alessandro Secondo Massari che si è beccato lo stipendio di due anni di un metalmeccnico per scriverle dopo due minuti dall'incarico, su un bigliettino di carta, nun se pò fà...!

Ah, ci ha tenuto a specificare che lei non lavora per la politica, quella che l'ha designato, le ricordiamo, e visto che cerca di affondare un'azienda che era il fiore all'occhiello della Campania, inventandosi salvataggi non si sa da cosa, siamo curiosi di sapere lei per chi operi...!

Considerato, allora, che è così bravo a salvare aziende in difficoltà (che c'entra quindi, l'Air?), come mai De Luca non le ha chiesto di sanare i trasporti decotti di Benevento, Salerno, Caserta e Napoli?

Gentile signore, purtroppo le bugie hanno le gambe corte, e lei è stato sgamato immediatamente, per quell'ansia che la consuma, di voler accontentare il suo padrone. 

Da sinistra: De Sio, Preziosi, Foti, assessori  Preziosi e Penna..!

Fare una società con un'azienda troppo grande, significa essere deglutiti senza il ruttino, signor amministratore;  

l'Air, invece, avrebbe potuto partecipare con onorevolezza alla gara per il servizio di trasporto locale, come fa da sedici anni,

 Da sinistra: l'Abate di Montevergine, Gambacorta, il presidente della Provincia, De Luca, il presidente regionale, Carullo, il sindaco di Mercogliano e De Sio il distruttore...!

lei, ingegnere, invece, quante aziende trasporti ha amministrato?


Anche se l'Air avesse perso, non sarebbe successo nulla, dato che Busitalia avrebbe forse vinto, dall'alto della sua immensità, secondo quanto è nella fede di tutti, ma la tragedia sta nel silenzio di una provincia triturata e martirizzata da Salerno: 

nessun sindaco o il presidente della Provincia, e né alcun deputato regionale o nazionale, sindacato o mass media, si è impegnato in una battaglia epica per difendere il lavoro di tanta gente irpina.

Nessuna barricata, nessuna tenda davanti alla Prefettura con le bandiere, nessuna interrogazione ai due parlamenti, e sì che se ne andrà in fumo un bel pezzo d'economia locale fra rapporti diretti e indiretti con l'Air.

E' la regola di sempre, tutti hanno un padrone che va rispettato, alla faccia del ruolo o della professione che vorrebbe il contrario.

Chi volete che si metta contro il Pd e De Mita, il sindaco assenteista che nessuno ha il coraggio di sfiduciare dimettendosi? 

Come al solito e lo ripetiamo ormai quasi fosse un mantra, la clientela come Cristo comanda di De Luca, così per non dimenticare di chi parliamo,  è la nostra rovina: 

se in altre zone del Paese viene messa da parte quando l'interesse della comunità è troppo evidente, da noi non accade, per una predisposizione connaturata e potente, alla codardia spalmata in salsa di becero cazzismo.

Buona fortuna, Irpinia...!

RDM