Avellino: Ciriaco De Mita, il re della clietela più feroce...!

Il contratto per l'appalto alla città ospedaliera della gestione bar, ha una durata di nove anni, e la società che ha vinto, ha presentato un progetto con valutazione 60% e offerta in denaro, al 40%, secondo il bando preparato ad arte dal Moscati...!

Si capisce bene che se l'offerta economica, in base alla matematica, non avrebbe avuto margini di valutazione, il trucco del progetto, invece, avrebbe permesso di superare qualsiasi ostacolo di convenienza e ragione: 

è più bello il progetto A rispetto a quello B, secondo una personalissima stima..!

Infatti, le tre ditte partecipanti, avevano offerto € 1milione e 400.000, € 800.000 e € 500.000 annui di compenso per il Moscati.

Beh, si è aggiudicato l'appalto la ditta che ha offerto € 800.000, facendo perdere la bellezza di € 600.000 annui alla struttura ospedaliera..!

Ma come è potuto accadere tale bestialità, chi mai poteva destinare maggiore importanza valutativa al progetto di un luogo atto alla vendita di caffè e pizzette, rispetto all'offerta in denaro...?

Da sinistra: Pino Rosato, Foglia e De Mita...!

Bene, signori, il bando è stato confezionato  sotto l'egida Pino Rosato, primo direttore generale, demitiano doc, e la gara se l'è aggiudicata, pare, una ditta formata dal figlio di Ciriaco De Mita e dal giardiniere di casa...!


Un altro esempio l'ha fornito il medico di Paternopoli sbarcato a Venafro nel Molise per lavorare sul 118 con un contratto triennale e 35 ore settimanali, contro quello mensile (!) di Avellino, 45 ore settimanali, mobilità assicurata e divisa a carico..!

E' chiara quest'altra aberrazione politica: 

tanti medici in rotazione, tanti piaceri in formazione, tanti voti a profusione...! 

Vogliamo ancora restare dei burattini nelle mani di lor signori?

Ci lamentiamo, trasaliamo, ci indigniamo o bestemmiamo, per gli effetti, che abbiamo determinato con l'abulia di sempre. 

Le produzioni serali dei giovani avellinesi, ma i cani, che problema...!

Questa maledetta e insana voglia di clientela, spinge i nostri figli a lasciare il paese, parliamo di quelli che meriterebbero un futuro dignitoso, ma che invece, potrebbero avere solo gli altri che si prostrano al capo bastone di turno, mentre vivono notti indegne e volgari che distruggono il volto della città.

 
La raccomandazione come unica via di fuga per chi non ami la lotta, e la cattiva educazione inculcata da famiglie assenti, sono la vera energia che ricarica i mammasantissima della clientela: 

Paolo Foti, basta che faccia due promesse, e regali ancora un pò di denaro nostro con le sue ormai famigerate determine, per diventare nuovamente competitivo, e così Livio Petitto e finanche Luca Cipriano, dopo quello che ha combinato al Teatro.

Che ce ne fotte se quello ha rubato e quell'altro si è fatto i cazzi suoi; 

se la città boccheggia e i partiti o i sindacati siano scomparsi, conta il singolo che rappresenti qualcosa o qualcuno, e il gioco è fatto.

De Mita ha creato la scuola di formazione politica, che tradotto significa come creare una clientela forte e immarcescibile, atta a essere rieletti, e solo quello, poi pensare a diventare uno statista, embè, è altro pane.

Individuare i soggetti da premiare, e creare tanto disagio nel contempo, la regola...!

Al Moscati, per esempio, Angelo Percopo sbaglia a impegnarsi tanto, senza andare in vacanza e a rendersi disponibile a qualsiasi confronto: 

crea soddisfazione nell'utenza, e non va bene, questo è un pericolo, per chi ha bisogno di raccomandare e aumentare il potere. 

E il medico di Paternopoli, fortunatamente a Venafro, non l'aveva ancora capito...!

RDM