martedì 1 agosto 2017
Avellino: affoghiamo nelle chiacchiere felicemente..!
Il Centro per l'autismo, l'acqua, l'Iribus, sono grandi proclami, meraviglie delle umane possibiltà, straordinarietà d'azione:
abilità oratorie che con l'enfasi del condottiero romano, lo sceriffo salernitano distribuisce a destra e a manca per poi tornarsene tranquillamente a casa.
E' una questione di soldi, si schermì l'ex sindaco con il giornalista che gli chiedeva il perché della defenestrazione di Dino Preziosi, e giù la solita battuta su Obama.
Ovviamente le cose non stanno così, il governatore ha un suo progetto che sta portando avanti e l'Irpinia ne è interessata solo marginalmente;
purtroppo i nostri pseudo politici fanno finta di non capire, e si prostrano sperando in qualche mollica che cada dal tavolo per i cagnolini.
Non abbiamo un'amministrazione comunale o provinciale, capace di sbattere i pugni sul tavolo, i nostri si vendono per un piatto di lenticchie che poi fanno sparire frettolosamente, senza che i cittadini se ne rendano conto.
E' questo il problema irpino, senza una coscienza forte e comunitaria che ci permetta di difenderci in toto, restiamo servi della gleba con lo spirito schettiniano, per intenderci:
la nave affonda, e noi pensiamo a procurarci la scialuppa che ci consenta di mettere in salvo la nostra miseria.
Avellino continua a inabissarsi, mentre qualche media di parte, intona canti e suoni perché è stata riaperta Piazza libertà, dopo anni e anni di ritardo.
E dopo altri lustri, perfino quello che fu l'antico borgo della collina della terra, che a fine 2015 avrebbero inaugurato, parola di lupetto, desta scalpore...!
Entro Pasqua del 2012, Piazza Duomo sarebbe tornata ai cittadini, e la saga del faremo e diremo, continua la sua triste rappresentazione.
Non ci rendiamo conto che siamo noi la causa di quanto accada, solo che ce ne scordiamo perché abituati a dare sempre la colpa agli altri:
la scorsa settimana ci siamo battuti perchè non accadesse mai più alla città ospedaliera la vergogna del cartello torno subito al tavolo delle informazioni, ma ecco che i colpevoli diventano vittime e la direzione carnefice.
Lo schifo, lo squallore, la mistificazione, sono gli elementi che chi li generi porti, invece, a propria discolpa:
non sono io che ho abbandonato il posto di lavoro, sei tu che me ne hai dato l'occasione...!
Siamo un popolo di incivili che si bea della sua condizione scaricando ogni incapacità, vedi Foti, qualsiasi inadempienza, pensiamo alla sua giunta e alla Polizia Municipale (Arvonio, sempre a Toronto?), e la mancanza di rispetto per gli altri, come fanno gli avellinesi, sugli astri e sul destino...!
RDM
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