martedì 25 luglio 2017
Avellino: Paolo Foti, in otto mesi farà tutto quello che non ha fatto in cinquanta...!
Più sereni delle Repubbliche Marinare, come disse Clemente Mastella, il tunnel si finirà, ha detto questo sindaco da cartolina, per poi farci un deposito o una passeggiata alla luce artificiale come i bar del lungomare di Nizza.
Ha compilato un programma mica da niente, dieci punti, gli ultimi che gli restano dopo i tanti realizzati:
i bilanci falsi, gli avvisi di garanzia, l'azzeramento del Teatro e dell'Acs, il voto a quel campione come lui che ha ridotto in brache di tela l'Alto Calore e noi, la piscina, i rimpasti di giunta a go-go, le dimissioni che vanno e vengono, gli incarichi agli amici, gli svenimenti, i pianti, le parolacce e le offese ai giornalisti, le esaltazioni.
Se abbiamo dimenticato qualche altro suo alto componimento, ci penserà la signora Liliana in Foti, dalla sua pagina facebook, a ricordarcelo.
Una farsa, una carnevalata, una burla, una buffonata...!
Al momento ci fermiamo qui per descrivere come definiremmo l'amministrazione fotiana.
Un uomo che dice di essere tutto d'un pezzo, ma come avete letto è stato il più frammentato primo cittadino che la storia di questo paesotto infelice ricordi.
E ci prepariamo ai prossimi personaggi che si presenteranno con le migliori aspirazioni, perché credono d'aver operato bene:
ci sono consiglieri come Salvatore Cucciniello, da diciassette anni presente in Consiglio, ininterrottamente, del quale non siamo mai riusciti a ascoltare la voce in assise.
Brava persona, certo, educato e per bene, ma a cosa serva come amministratore, non si sa, e manco lui, se non fosse perché, magari, ha avuto un posto di lavoro in Prefettura e qualche altro qui e là.
Legittima ogni sua aspirazione, come dovrebbe essere la nostra nell'eleggere gente che voglia prestare un servizio alla città, non farsi gli affari propri.
Gente che non guardi l'orologio per tornarsene a casa o per andare in vacanza, come ha rimarcato qualche consigliere, piccato, per il Consiglio dedicato al bilancio consuntivo, del prossimo sette, otto e nove agosto.
Nessun medico ha mai prescritto una candidatura ogni legislatura, prima e dopo le vacanze;
perché noi crediamo che se ci sono queste esigenze, sia meglio trovarsi un altro impegno, considerato, è chiaro, che la città non sia uno stimolo forte per simili menti.
Ma già, ognuno ha le proprie aspettative da una candidatura.
C'é chi ha bisogno di notorietà per essere rieletto, vedi Cucciniello o Luca Cipriano, che hanno il proprio bacino elettorale che non li abbadona, nonostante non esistano amministrativamente, chi lo fa per aggiustare situazioni a se stesso e agli amici, che poi sono quelli che gli riempiono il bacino, e poi quello che ama il potere come ragione di vita, embé, chi è mosso da tale motivazione, diventa pericoloso per i danni irreparabili che saprà fare.
Quest'ultima categoria è quella mitica della visione all'avanguardia del territorio, secondo convinzioni che hanno del diabolico per la sicumera con cui si preseguono:
guai a contraddire la pulce diventata mugnaio, ormai in estasi d'esaltazione irreversibile.
Noi restiamo a guardare, salvo poi incazzarci, dimenticando che loro sono l'effetto, ma noi la causa.
RDM
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