Giornale d'informazione e commento di quanto accada sul territorio avellinese.

mercoledì 5 luglio 2017

Avellino continua con le sue regalie...!



Chissà quando potremo tornare a essere italiani, apprezzando la lingua e studiandone la storia; 

allora aborriremo magistrata e sindaca, assolutamente si e no, ripetuto come un mantra, quant'altro o detto questo...!

Siamo dei cafoni comportamentali, seguiamo le mode televisive, e crediamo che parlare in inglese faccia acquistare punti in una sorta di classifica per gente senza capacità.

Il Casino del Principe continua a diventare La Casina e forse anche della Principessa, mentre ecco all'orizzonte un'altra associazione che prenderà in mano la gestione del palazzo storico acquistato da Filippo De Conciliis poi regalato con evidente leggerezza al Comune,  visto l'uso mortificante che ne è stato fatto finora.

Con questi ragazzi fortunati che potranno diventare i padroni di beni altrui senza colpo ferire, in benedizione dell'assessore luculliano Bruno Gambardella, ci inoltreremo nell'ennesimo viaggio all'insegna di un minestrone d'intenti che si sintetizzerà in banchetti, grandi bevute e feste a gogò, mentre sporcizia e incuria distruggeranno quel poco di buono che ci restava sotto il profilo storico di una città fin troppo arretrata culturalmente.

Va tutto storto, e sarebbe stato strano il contrario con Foti e compagni, che ancora insistono nel determinare e inventare, quando ormai dovrebbe essere chiaro anche a loro, la propria inabiltà amministrativa o del semplice pensiero, aggiungeremmo.

Gianluigi Marotta il famoso parcheggiatore al Corso che Arvonio ignora, e dovrebbe spiegarci il perché, consigliò al nostro sindaco quale consulente per tutto, il prof. Terracciano, suo datore di lavoro nello studio di Salerno.

Paolo Foti, forte della sua resilienza agli avvisi di garanzia, immediatamente volle provare anche questo conflitto d'interessi, tanto per misurare ancora la pazienza della Procura, partendo con i suoi famosi incarichi amicali di cui va fiero.

Ma il buon Terracciano, forse per sfinimento, forse per allontanarsi da un eventuale interessamento di Cantelmo, o per sua incapacità, o ancora, per qualche intervento politico, pensando al portatissimo Cipriano, ha abbandonato..!

Grande cuore quello del professore: 

se n'é fottuto altamente della povera gente che aspetta da oltre un anno la propria miserabile paga, e di tutti i creditori  che pure avranno qualche diritto, o no..?

Bene, Paolo Foti non si scoraggia, anzi, la cosa lo entusiasma perché potrà dare sfogo ulteriore, alla sua smania per l'incarico. 

Intanto, i tre moschettieri del cda al Teatro, che alla luce dei fatti non appaiono professionisti così dignitosi, non demordono, vogliono restare, costi quel che costi: 

denunce, tribunali, chiacchiere sui media, niente e nessuno li smuove, non perderanno 'o cuccio int'atiana...!

RDM 

Nessun commento:

Posta un commento