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martedì 27 giugno 2017

Avellino, sinteticamente nella foto di un piccione morto..!

 

La pulizia è la prima forma di rispetto che una città adotta verso se stessa e chiunque la frequenti: 

il biglietto da visita dell'amministrazione e delle istituzioni che la rappresentino.

E Avellino è sporca e malandata, e nessuno pensa di provvedere: 

i nostri sono preoccupati delle nomine all'Acs o quelle al Gesualdo, che volete sia il verde e lo squallore del menefreghismo?

Augusto Penna si è riempito la bocca con il suo fantastico nuovo contratto  con Irpinia Ambiente, mentre le aree di sosta  sono la pattumiera che gli spazzini, li conosciamo così, utilizzano per non faticare troppo.


Il comandante Arvonio, poi,  dopo i proclami, ma è la prassi ormai, del suo importante impegno agli sgomberi, è sparito.

Speriamo che la sua disattenzione sia dovuta solo a superficialità, perché a pensar male si fa peccato, ma..., diceva Giulio Andreotti.

Siamo diventati come il cavallo di Totò: 

l'aveva appena abituato a vivere senza mangiare, che improvvisamente morì.

Noi infatti siamo diventati impermeabili a qualsiasi nefandezza; 

ci chiudono le strade, ci appioppano una bestialità come Piazza Libertà e il suo cubo, e noi niente.

Paolo Foti, il responsabile cittadino, e i suoi sapienti collaboratori, preparano bilanci falsi, e noi facciamo spallucce, anzi qualcuno ne ha perfino tratto nuova linfa, creando  un'associazione preelettorale di professionisti (?) che adorano chi abbia dato dimostrazione di incapacità nel migliore dei casi, nella gestione dei beni pubblici.

Apriamo e chiudiamo i bandi concorso a piacere: 

anche qui, il sindaco, se non fosse in mala fede, dovrebbe spiegare, ma lui lo sappiamo, è quello del non mi rompere il cazzo, quando non ha argomenti, e quindi va bene così.

Andrea Mongillo, l'ex consigliere di Mercogliano non ha voluto raccogliere il testimone sfrantumato, di Amedeo Gabrieli che il principe dell'avviso di garanzia pare gli avesse proposto, e lui che fa?

Annulla il bando...!

Domanda: 

signor sindaco, quindi il bando è solo uno specchietto per le allodole, dato che tu i vincitori li scegli prima?

Non se ne potrebbe più, se non fossimo avellinesi, che sappiamo abituati da oltre cinquant'anni a strisciare, e ora che Ciriaco De Mita si è interessato all'Us Avellino, imponendo a De Cesare l'esborso coatto, capisc'iammè, abbiamo rinnovato, tacitamente l'eterno patto.

Giancarlo Giordano, intanto, pare non voglia regredire dal suo proposito di adire alla Procura per l'ennesima allegra ribalderia di questo sindaco cartone animato, e forse da questa denuncia partiranno a ripetizione come in un domino, i tanti interrogativi ai quali dopo anni, e sì che non stiamo a Ustica, ancora non abbiamo risposte.

RDM



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