mercoledì 21 giugno 2017
Avellino senza vergogna...!
Giorni fa, Lucia, la figlia di Totò Riina ha chiesto il bonus bebè comunale, e al suo rifiuto, ha minacciato di chiedere la revoca della cittadinanza italiana...!
Quindi gli interventi di Luca Cipriano e Antonio Gengaro, al convegno di apertura alla campagna 2018, che due giorni fa il gruppetto Si può di Giancarlo Giordano ha tenuto al Circolo della Stampa, sono del tutto legittimi, e al diavolo il buon gusto...!
Entrambi hanno descritto uno scenario che aborrono ma determinato da altri, nessuno di loro ha pensato per un attimo, che dopo gli sfregi alla città durante il periodo che li ha visti gestire qualcosa, avrebbero dovuto cercare una collocazione diversa da quella che ancora perseguono senza ritegno.
Gengaro vice di Di Nunno, ci regalò il tunnel o quella tragedia che fu l'Ipercoop, mentre Cipriano, consigliere per finta che dopo le innumerevoli promesse elettorali, si defilò per gestire il Teatro già con Galasso come ha fatto poi con Foti:
i risultati sono sotto gli occhi di tutti e del liquidatore...!
E già, e la presenza di simili relatori macchia
gli altri interventi se pur d'interesse.
Dino Preziosi ha colpito nel segno schierandosi nettamente contro l'Area Vasta e i Piani di Zona, vecchie organizzazioni di potere che funzionano sempre, ma a discapito della gente.
Carne (da macello) elettorale, dice Preziosi, sono le popolazioni che inebetite dai bisogni, cadono nelle fatue promesse dei signori dei bottoni, cioè di questa genia infame che si ciba della disperazione degli altri, e più questa si moltiplica, più aumentano le loro possibilità di successo.
Queste carni di cui parla il consigliere d'opposizione hanno anche cuore e anima, proprio come gli sfruttatori della politica, dei loro figli, dei loro cari.
Ma pare che l'umanità e il rispetto sia rimasto solo argomento dialettico, infatti secondo Dino Preziosi sugli alloggi si giocano migliaia di voti e quindi non è pensabile risolvere il problema a pochi mesi dal confronto nelle urne, e i nuovi prefabbricati faranno la differenza.
Il Gesualdo e ogni bene comunale sono il segno di un malgoverno che ha regalato qui e là, e quando si è accorto che non c'era il ritorno aspettato, è corso ai ripari accusando gli altri per eludere ogni responsabilità:
il sindaco e la sua giunta non hanno saputo o voluto controllare e i nodi si pagheranno, speriamo...!
Intanto le chiacchiere la fanno da padrone e un futuro di tristezza e volgare clientela saranno sempre pronti ad arraffare ogni cosa.
RDM
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