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giovedì 22 giugno 2017

Avellino: abbiamo ancora qualche diritto...?



 

Zona interdetta al parcheggio solo per gli umani, comandante Arvonio?

Abbiamo qualcosa da salvare di questa città ormai deturpata e forse, irrimediabilmente offesa, perché il buon senso possa prevalere una volta tanto in quest'orgia lurida di ricerca a ogni costo del tornaconto personale?

Chi lo sa, ma lo spregio dell'intelletto e dell'educazione a ogni livello, non pare dare speranze per un futuro prossimo, visto che le notizie si rincorrono peggiorando sempre  più: 


l'assessore e vice sindaco, Maria Elena Iaverone, senza ritegno continua con il suo balletto di numeri alla rinfusa che speriamo un giorno trovi pace.

Una volta si esalta come un bambino con dichiarazioni entusiastiche dei suoi bilanci, il giorno dopo viene sconfessata dai revisori contabili, altro caso umano diremmo, visti i precedenti passi falsi.


Intanto, i poveri idioti, i cittadini, aspettano umilmente che chi mangi e viva grazie allo stipendio che gli pagano con le loro tasse, Arvonio, abbiano la cortesia di ascoltarli su una segnaletica problematica e mal studiata della Ztl che pur concede a Marotta di parcheggiare illegittimamente.

Subiamo l'arrogante presa per i fondelli continuamente, senza tregua e rispetto, almeno dell'intelligenza.

E infatti, non c'é denaro, asserisce quel campione del vice sindaco, mentre si continua a dare incarichi  a destra e sinistra, e i tre moschettieri del Gesualdo, promettono fuoco e fiamme, alla faccia dei debiti, dell'ignominia di una situazione debitoria indefinita e di un futuro denso di nubi spesse e nere come la pece.

E non basta ancora per Paolo Foti: 


dopo Caputo, Maietta e Iandiorio, abbiamo il professor Terracciano che il ragioniere comunale Marotta (ma chi è, un super eroe...?), in eterno conflitto d'interesse, raccomanda e raccomanda, e ancora, un altro gruppo di
coadiutori (?), che faranno parte di questo plotone mangia soldi pubblici che pare non veda fine.

La liquidazione ci preoccupa, ma sarà una stagione di alto livello.
Potremmo portare l'Aida al Gesualdo...!

La dichiarazione incredibile di Antonio Caputo, preoccupato ma non tanto,
presidente di questo nuovo triste capitolo teatrale.

RDM




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