Il film sta per finire, siamo ai titoli di coda, ma gli attori non vogliono lasciare il palcoscenico:
testardamente continuano la recita, senza ritegno, ognuno seguendo la propria direttrice che per quanto lapalissianamente sbagliata, non cessa d'appassionarli.
La pletora di scorie amministrative travestite da umanoidi, si ribella alla Procura che l'ha messa sotto una grande lente:
il Cda, concausa di ogni problema al Teatro Gesualdo, se ne esce con un miserevole e farsesco il sindaco non ci meritava e questi, di rimando, li chiama scellerati...!
Un teatrino che ci potevano risparmiare, bastava un pò di buon gusto, ma è risaputo, non è articolo conosciuto da quelle parti.
Ma meno male che Cantelmo c'è (non Silvio, per carità), altrimenti non se ne usciva, e anzi, li avremmo trovati nelle prossime liste elettorali.
Ma non finisce qui, purtroppo, il sindaco dal basso della sua inconsistenza amministrativa, ha cambiato circa 24 assessori, scadendo ineluttabilmente, in una diabolica alternanza peggiorativa.
Maria Elena Iaverone, vice sindaco, e questo già la qualifica trovandosi al di sotto del genio per eccellenza, assessore alle finanze, ci presenza in Technicolor o forse in Digitale, il suo bilancio di previsione per l'anno in corso...!
Il suo sguardo nascosto artatamente da una frangettina fastidiosa ma necessaria all'uopo, dritto in camera, la sua vocina suadente, quasi ammaliante, ci ha spiegato che avremo tanti soldi dalla Regione:
serviranno a migliorare il verde, a finire i lavori in piazza Libertà e a qualificare le periferie.
Allora signora Iaverone, non abbiamo capito se fosse l'entusiasmo orgasmico provocato dal momento televisivo a obnubilarle i pensieri, o peggio da un suo disturbo in matematica, che l'abbia spinta a simili dichiarazioni.
Il bilancio falso 2013, sotto inchiesta per varie dimenticanze, non ultima quella dei 13 milioni in pignoramenti, a nostro avviso, sposta in avanti le anomalie ancora da definire perfettamente;
se questo è vero come è vero, come ha fatto ha redigere un bilancio di previsione se i precedenti quattro sono indubbiamente, diciamo così, non veritieri?
Mah, ormai ad Avellino abbiamo la licenza pazzoide, per cui la ruota libera nelle dichiarazioni, Foti docet, è necessaria:
cureremo il verde, chiuderemo i lavori, ristruttureremo, faremo e diremo...!
Il futuro semplice è il verbo adottato a mò delle puttanate renziane, tanto non costa niente e riprende fantasticamente la filosofia clientelare, di cui, modestamente, abbiamo il diritto d'autore (copyright)...!
RDM
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