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sabato 15 aprile 2017

Avellino: la via Crucis degli avellinesi non desta l'attenzione di Paolo Foti...!



Quattro milioni e cinquecentomila italiani soffrono la fame più nera, la guerra fra Stati oltre quella contro il terrorismo,  è diventata una possibilità, le aziende riducono i cosiddetti esuberi, e un governo illegittimo ci regala politiche edulcorate senza alcuna possibilità di rilancio dell'economia.

La regione Campania, da par suo,  festeggia il vino italiano che a Verona fra una risata e una pacca sulle spalle, cerca di farsi strada sui mercati.

Dimentica, però, i problemi seri che costringono da fin troppo, la provincia irpina sempre penalizzata, e alla luce dell'impegno economico regionale per gli investimenti, è relegata sempre più, in un inferno senza ritorno.

I finaziamenti di De Luca: 

quattro quinti a Napoli, il restante quinto da destinare alle altre quattro province.

Una beffa, ma soprattutto una diabolica idiozia che questo governatore da operetta che si autoincensa a ogni intervista, definendo meravigliosa o grandiosa o megagalattica qualsiasi sua iniziativa.

La solita annuncite renziana, mentre le offese ai territori come il nostro, procedono a piè pari, tant'è che la distruzione aziendale si è avviata di gran carriera.

I trasporti campani soffrono una gestione garibaldina che li ha seppelliti insieme ai dipendenti e a qualsiasi forma di indotto che si sia creata per supportarli.

Ma il Governatore che ama parlarsi addosso, procede spedito nel suo finto risanamento.

Infatti ha come unico obiettivo la pulizia etnica, seguendo pedissequamente il metodo fiorentino che ha rottamato il primo partito del Paese, posando le fondazioni perché il movimento di Grillo possa arrivare al governo.

Se i trasporti di Napoli, Salerno, Benevento e Caserta, sono in crisi nera, De Luca armeggia perché possano affondare anche quelli irpini! 

Embè, questo Dino Preziosi di cui ha chiesto la testa il suo alleato di Nusco, gli è diventato anche antipatico per la sicumera e mancanza di rispetto che sua altezza reale non può certo tollerare.

Ma come, presidente, abbiamo un cimitero di aziende decotte e lei si impegna a distruggere l'unica che funziona e fa utile...?

Certo, cari avellinesi, che vi interessate delle tessere Pd o di abbonarvi al Teatro, il pudore civico è un dovere della società, e se voi vi ritenete parte di questa, dovreste indignarvi non poco di quanto stia danneggiando questa provincia.

Qualche migliaio di cittadini irpini, in quest'epoca di difficoltà, tra dipendenti diretti e indotto, rischiano il lavoro senza averne donde...!

Cioè, l'Alitalia, vittima di criminali amministratori che fanno a gara per aumentarne il debito senza tema, continua a volare bruciando milioni al giorno.

Negli Usa, così per fare un esempio, simili gestori sarebbero condannati a 150 anni di carcere duro, e non è un'esagerazione, per aver dilapidato il patrimonio dei contribuenti..!

Da noi no, Vincenzo De Luca, arrogantemente, decide di far fallire un'azienda illuminata, l'Air, senza rispetto per la vita di tante famiglie, solo per dimostrare che comanda lui.

L'Amu SpA trasporti di Ariano Irpino, città del presidente della Provincia, Gambacorta, dov'è finanche sindaco, è alla canna del gas. 

Certo ci saranno ripercussioni nel mondo del lavoro, ma pare che il sindaco/presidente non sia ancora convinto di quanto si crei con la disoccupazione nell'intero territorio.

L'Air che verrà smembrata solo per un gioco di potere, non è argomento appasionante.

L'Air, fra le prime dieci aziende per il trasporto locale, europee, non fa perdere il sonno, al responsabile irpino, lui sta battendo cassa dallo sceriffo, figuriamoci se ha interesse per i suoi concittadini.

E se la clientela, come cristo comanda (...), non è solo un modo di dire, beh, Domenico Gambacorta ci ha venduti per un piatto di lenticchie di dorotea memoria.

Questo è il dramma a livello nazionale e locale:

salvo rare eccezioni, la gente si preoccupa solo dei fatti propri, salvo poi indignarsi nei discorsi da bar, così, per fare conversazione.

L'Air se dovesse funzionare il piano regionale, sarà fusa con Bus Italia (Firenze...!), si trasferirà a Salerno, e gli impiegati  irpini, piano piano, saranno sostituiti con quelli cilentani nell'assoluta indifferenza di Domenico Gambacorta, Paolo Foti e dei sindacati: 

però abbiamo avuto 18 milioni per le periferie...vuoi mettere...?

Intanto rientra senza vergogna, Arturo Iannaccone in Consiglio comunale: 

Paolo Foti e il suo vice, Iaverone, che ci ha spiegato quali siano le prerogative del sindaco, grazie, ha voluto contrassegnare con quest'ultimo atto spudorato, il suo governo.

Certamente ci ricorderemo per sempre di te, Paolo, speriamo che faccia altrettanto il dott. Cantelmo.

RDM




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