Le Politiche Sociali di Teresa Mele sono la sintesi compiuta dell'amministrazione Foti.
Assenza e inettitudine collocano quest'assessore che non ne indovina una, nella miseria dei furbi d'Italia ignari di cosa significhi essere professionali, guadagnarsi lo stipendio, rispetto per le istituzioni.
Il Consiglio comunale che si sarebbe dovuto tenere venerdì, è andato deserto non perché la maggioranza si sia rifiutata di partecipare, come ha voluto stigmatizzare ai giornali quel signore con la fascia tricolore, per schermaglie con l'opposizione, ma perché questo campione in gonnella non aveva nulla di preparato, proprio come i bambini che non vogliono andare a scuola perché non ricordano la poesia...!
E così il partito, quel fantastico teatrino che conosciamo, ha chiamato i consiglieri pregandoli di non presentarsi...!
Qualche giorno fa avrebbero avuto un ruolo nella Zeza che ha sfilato per il Corso, questi truffatori della Cosa Pubblica:
la povera gente in attesa, i disperati e quel signore rincorso perché sospetto, nel Municipio, dovranno avere pazienza, continuando tranquillamente nella propria sofferente ansia...!
Teresa Mele invece, avrà trascorso il suo bel fine settimana, assolta dalle sue colpe, e sono tante, mentre Paolo Foti, complice di quest'ennesima vergogna, si gode il giusto riposo davanti al baretto sotto casa.
Siamo stufi di raccontare sempre schifo e lordume;
ognuno ha una coscienza che funziona o resta spenta nel profondo, ma gli avellinesi capiscono o no che significhi dire bugie prendendo per i fondelli la comunità?
Si rendono conto di come si agisca con il metodo del vedo non vedo, sento non sento?
Beh, le istituzioni non hanno sempre vergogna, loro posseggono la licenza di parcheggiare sui marciapiedi tanto i vigili passano e salutano, mentre multano i cittadini che portano a spasso il cane perché hanno la busta per raccogliere le deiezioni, ma non...la paletta...!
E già, il nostro Paolo Foti ha fatto un'ordinanza (n. 33 del maggio 2015) delle sue, proprio come quella del santos che ci ha resi ridicoli in tutt'Italia:
bisogna avere busta e paletta, e più in là forse, il secchiello...!
Il Ministero della Salute, con ordinanza n. 209 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale nell'agosto 2013, ha stabilito all'art. 1 comma 4:
è fatto obbligo a chiunque conduca il cane nell'ambito urbano raccoglierne le feci e avere con se strumenti idonei alla raccolta delle stesse.
E la busta è uno strumento idoneo, poi, tutto il resto, se vogliamo, richiamo per gli uccelli, fischietto a ultrasuoni, e radar di ricerca, lo lasciamo ai vigili perchè ci giochino e si divertano, ma non alle spalle del cittadino, sempre più vessato.
Come per la Ztl si è pensato di creare ansie e problemi, invece di preparare l'utenza fornendo i permessi agli aventi diritto preventivamente, così si chiede ai cittadini di non utilizzare i cassonetti dei rifiuti per le buste della raccolta deiezioni, ma non si attrezza la città con quelli idonei né con i distributori di buste.
Intanto i vigili multano chi ha strumenti idonei alla raccolta delle feci ma non la paletta:
sarebbe troppo chiedere ai signori in divisa, distratti quando venti persone assalgono un'auto a pochi metri da loro, di ragionare senza pastoie mentali e magari imparare che la legge dello Stato non può essere superata da un'ordinanza comunale...?
Il fatto, comunque, è che chiunque abbia avuto simili contravvenzioni si attivi per ricorrere, mentre il sindaco sia onesto una volta tanto e cambi il refuso sul'ordinanza, così tanto per evitare quest'ennesima figuraccia.
RDM
Nessun commento:
Posta un commento