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martedì 14 marzo 2017

Avellino: la tracotante arroganza della Polizia Penitenziaria è inferiore solo alla "cecità" dei Vigili urbani...!



Eilà, la Polizia Penitenziaria nel suo pieno splendore, ha dato sfoggio della sua assoluta idiosincrasia per il rispetto della legge e meno che mai, della città che la ospita.

Ieri, lunedì, ben quattro automezzi, tre furgoni e una Lancia Delta, hanno approfittato, scusate se è poco, di una ventina di metri in lunghezza e per ogni centimetro di larghezza, del marciapiede davanti al Tribunale.

E' una questione di sicurezza?

No, è una questione di scorrettezza che da anni si ripete almeno tre volte a settimana!

Il marciapiede è di proprietà comunale, e quindi nostra. 

E l'arrogante menefreghismo, o peggio sudditanza servile dei vigili urbani, ci irrita esponenzialmente, se vogliamo considerare la supponente irremovibilità dinanzi alla paletta per deiezioni o alla mimosa per un giorno.

La Polizia municipale continua ad avere un atteggiamento ondivago pro domo sua.

Quando è davanti agli scalmanati che spaccano vetri e prendono a calci un'auto con tre dirigenti veronesi, si gira e corre via; 

diventa inflessibile se il povero utente ha la busta e non la paletta (col secchiello?) per le feci del suo compagno a quattro zampe: 

O ancora, come nel nostro caso dello scorso venerdì, alle sette del mattino, senza che girasse un'anima viva in via Volpe, il prode agente in borghese, con auto civile e fuori orario di lavoro arriva quatto quatto per multare il  responsabile di riconoscere un cane senza guinzaglio che tranquillamente pascolava su un'area privata...!

Una Polizia da fumetto?

Forse si, senza offesa: 


l'agente così attento al povero cane, alla domanda circa le auto sui marciapiedi che da corso Umberto arrivano a Pianodardine, passando davanti al Comando di Pm, rispondeva che raggiungeva il luogo di lavoro a piedi...!

Bah, tra le signore con la divisa spesso in disordine, i colleghi nei bar, quelli che ci assalgono e i tanti distratti che ogni giorno passano dritti davanti a abusi evidenti,  non è proprio facile apprezzare l'operato dell'istituzione avellinese:

molto più vicina ai colleghi romani che qualche capodanno fa si ammalarono tutti insieme, piuttosto che al vigile del fuoco che si è ferito gravemente per aiutare la gente di Amatrice.

Chissà se un giorno diventeremo un capoluogo di gente seria.

RDM


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