Sapevamo che il
lessico di Paolo Foti fosse scurrile per notizie interne alla giunta e al
Consiglio comunale, ma ascoltarlo in diretta, con la sicumera e l’arroganza del
dittatorello coreano, ci ha fatto
ribollire il sangue.
Una signora urlava la
sua disperazione, un altro utente ad alta voce inveiva contro questa
amministrazione sorda e criminale, e lui, l'uomo tutto d'un pezzo...di volgarità, passava svelto a pochi metri, fingendo
di non sentire, di non sapere:
come i vigili che non accorsero a salvare i
poveri dirigenti veronesi, perché distratti.
E noi che pensavamo si fosse scandalizzato per l'uscita peregrina di Arvonio su Rete 4, che ci ha trascinati nel ridicolo insieme a lui.
E noi che pensavamo si fosse scandalizzato per l'uscita peregrina di Arvonio su Rete 4, che ci ha trascinati nel ridicolo insieme a lui.
Ormai la misura è
colma;
perfino il suo
mentore, l’ex senatore Mancino, seppure in netto ritardo, ha capito l’errore di
aver tolto Paolo Foti dalla seggiola sul marciapiede davanti al barbiere
Martino in via delle Oblate, per promuoverlo improvvisamente, da squallido
cameriere della politica, a primo cittadino.
Beh, certo, non è che Nicola
Mancino sia mai stato, nonostante gli incarichi, un fulmine di guerra, ma
cadere tanto in basso pur d’avere certezza di supremazia sulla coscienza dell’individuo, ignorando la sua storia, è stata proprio una mossa
sconsiderata.
E se all’ex vice del Csm, il re della
parolaccia ha creato solo
qualche disagio nel partito, a noi ha distrutto la città, sporcandola in ogni
senso e creando dei danni patrimoniali di cui certo, non avevamo bisogno, che
evidentemente, né Nicola Mancino, Enzo De Luca e lo stesso cafone da
marciapiede, risarciranno mai.
Intanto mentre Paolo Foti sorride nella foto con
la controfigura di Renzi giunta dal cielo (miracolo!), che non ha avuto tempo per i poveri e né abbiamo
capito che sia venuto a fare, se non campagna elettorale per il suo Pd alla
canna del gas, gli alberi vengono distrutti, uno a uno.
Apettando la Procura, crediamo che Avellino godrà di una felice estate assolata priva di riparo, e purtroppo scevra da ogni bellezza arborea, senza che nessuno ne risponda.
Apettando la Procura, crediamo che Avellino godrà di una felice estate assolata priva di riparo, e purtroppo scevra da ogni bellezza arborea, senza che nessuno ne risponda.
RDM
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