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martedì 21 febbraio 2017

Avellino: Ztl e stipendi al Gesualdo: che dire, Paolo Foti, sei un "mito"...



Il comandante Arvonio, chiamato in causa al Consiglio comunale dal consigliere (si scrive al maschile) Nadia Arace, ha spiegato  l'arcano sulla novità Ztl.


Sapete quando si crea un innovazione che lasci la gente a bocca aperta? 

Bene, signori, la Zona a Traffico Limitato ha un sapore orgasmico per la Polizia Municipale, il sindaco e gli assessori: 

ovviamente governata da esterni, perchè fra i seicento e rotti dipendenti comunali non c'erano due (2) persone da distaccare al Comando di Pm..!

Tale è stata la fretta di renderla operativa, senza però che residenti e aventi diritto potessero organizzarsi: 

chiarire preventivamente e diligentemente le operazioni da effettuare per essere in regola, sarebbe stato troppo difficile, sindaco Foti?

Quando devono arrivare multe e cartelle esattoriali, si conoscono perfettamente i residenti, se invece si dovesse rendere un servizio (ma che parola infame) stilando una mappatura degli aventi diritto, beh, diventa difficilissimo.

Ecco che la gente invece di lavorare deve andare a fare una fila chilometrica solo per ritirare la modulistica, capire quali siano i documenti da inviare e ritornare per una nuova fila su uno stretto corridoio esterno, sperando d'aver fatto bene.

Qual era la fretta?

Che sarebbe accaduto, sindaco Foti, se aveste prima relazionato e organizzato  la distribuzione dei permessi, anche quelli per disabili e aventi diritto, e poi attivata la zona inibita?

Non si poteva inviare i permessi come si fa in tanti paesi europei a casa, o almeno offrire la possibilità di trasmettere via mail la documentazione, come avviene, senza allontanarci troppo, per Napoli e Salerno? 

Ah, no, noi siamo sempre noi, modestamente, e anzi, il consigliere Arace, ancora poco reattivo, ha atteso il caos prima di intervenire, come d'altronde, i suoi colleghi di maggioranza e d'opposizione.

Noi ci saremmo attesi, consigliere Arace, che lei l'interrogazione l'avesse proposta per chiedere al comandante Arvonio chi l'autorrizzò per quell'infelice e offensiva uscita su una televisione nazionale.

E' possibile, consigliere, che né lei e né i suoi colleghi, senza parlare di Foti che sappiamo non attento  alla città, abbia sentito il dovere di difendere l'onore di ogni abitante, messo alla berlina da Arvonio?

E gli stipendi che non vengono pagati a poveri lavoratori da 14 mesi al Teatro Gesualdo, non crede signora Arace, che avessero una dignità superiore, ma da quattordici mesi fa, a quello che lei, pure in ritardo, ha rimarcato?

Il fatto è che questa città è così oltraggiata non perchè ci sia Paolo Foti, silente sognatore di un tempo che fu, ma per questi amministratori, a ogni livello, che non hanno ancora capito quale sia il ruolo che ricoprono.

Tutti ansiosi come i bambini di  ripresentarsi alla prossima legislatura, perchè soave il giogo, leggero il peso, diceva S. Agostino: 

vorremmo contare quante siano state le interrogazioni, quale il lavoro effettuato, e scopriremmo solo perdite di tempo che nulla hanno contribuito a risolvere.

RDM

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