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mercoledì 15 febbraio 2017

Avellino: le chiacchiere di Carnevale in un Pd incapace

 Sapete che cos'è che cambia lo stato delle cose?

I fatti, solo i fatti, perchè le uniche chiacchiere buone sono quelle pasticciere del periodo carnevalesco, che da noi dura da quattro lunghi anni.

Il presidente del Pd provinciale, Roberta Santaniello, la miracolata da santo Enzino da Salerno, ha raccontato le solite storielle sul come, dove e quando, così, tanto per dare un senso al ruolo regionale che le devolve annualmente, per grazia ricevuta,  la modica cifra di 200 mila euro, alla faccia del Dg Air che invece non regala l'arie'Napule, ma bei soldoni alle casse campane.

E se è vero che i fatti in questa provincia languano, riteniamo utile spiegare al comandante Arvonio, che i vigili che il campione del mondo, Luca Toni, ha etichettato come vili, hanno a tutti gli effetti ruolo di Polizia.

Quindi dinanzi a un evidente atto criminogeno, era loro dovere intervenire immediatamente, e se proprio fosse stato deciso  di chiamare i soccorsi, come lei afferma, almeno uno dei due sarebbe dovuto accorrere, così magari avrebbe potuto destare sconcerto nei malviventi.

Il Sindaco ha il ruolo principale di impartire al Comandante di Pm,  le direttive su come dovrebbe esser organizzato il servizio

legge 65/86.

Quindi le chiacchiere di Paolo Foti in difesa di Arvonio, ovviamente sono un Cicero pro domo sua, visto che è il maggior responsabile dell'accaduto con i dirigenti veronesi.

E bene fa il sindaco di Verona Tosi a chiedere giustizia per i suoi concittadini, mentre il nostro Foti, ancora una volta rivela la sua visione orba di diritto e dovere. 

Infatti vorrebbe equiparare a un vergognoso atto di violenza, urla e striscioni esposti allo stadio: 

sindaco schiena dritta, informati, una cosa è lo sfottò, un'altra le botte...!

La tristezza della città sta tutta in questi eventi: 

Santaniello parla a una platea colpevole fingendo di non capire che chi ha generato il problema non potrà risolverlo, la nostra amministrazione, come al solito, bravissima ad autoassolversi da ogni peccato, mesta nel torbido.

Chissà se la gente, quella per bene che pure esisterà, si ricorderà di tutto ciò e ne saprà mai trarne le conclusioni al momento del rinnovo di questa volgare classe dirigente.

Viva le chiacchiere, ma quelle buone sulle tavole carnevalesche.

RDM

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