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sabato 20 agosto 2016

Avellino, povera e offesa...

Piazza Kennedy: il verde bruciato, la sporcizia e l'abbandono, sono quel che rimane...
Grandi imprenditori e sapienti amministratori quando Galasso e Foti non erano nati, hanno costruito questa città;

con umiltà e dedizione,  sempre accompagnata dal rispetto: uomini veri hanno disegnato nel tempo i perimetri geografici e morali che ci hanno reso una cittadina ordinata e da imitare.

Poche amministrazioni sono bastate a distruggere quanto realizzato nel tempo  con sacrificio,  pochi uomini privi della necessaria preparazione etica e culturale, hanno perpetrato un azione volgare di asservimento alle proprie esigenze che nulla hanno a che vedere con la Comunità.



La Comunità, una parola scomoda e inutile secondo la visione di individui che si beano di essere furbi e d'aver saputo assoggettare qualsiasi possibilità di sviluppo al tornaconto, continuando a ingannare se stessi e gli altri, pur di ingrassarsi.

Siamo messi così ormai; 

la Procura va e viene dal Municipio per attingere atti, prove e riscontri del malaffare che ha stretto in una infame morsa ogni attività pubblica.

Personaggi che non sono mai esistiti nella cabala di questo territorio, in virtù di una miserevole legge elettorale, sono assurti a dignità d'arte...!

Ed eccoci qua, a leccarci le ferite e a constatare lo scempio: ogni cosa, qualsiasi attività amministrativa, è la fotografia vergognosa dello sfregio.
Piazza Kennedy: un fontanino divelto e abbandonato insieme ai rifiuti...
Piazza Kennedy, un oltraggio al buon gusto e ai cittadini: hanno pagato i rivestimenti dei pilastri che hanno preferito agli alberi, per poi coprirli con i rampicanti, che nasconderanno un'eventuale distacco delle lastre di marmo non imbullonate, e quindi pericolose...!


www.orsettodigimmi.blogspot.it

Gli alberi, vittime anch'essi del malanimo;

esseri viventi abbattuti, senza rispetto per la vita e per gli anni che una natura  saggia e meticolosa ha dedicato alla loro crescita perché ci donassero aria, bellezza e amore.

Tutto all'insegna del disprezzo purché si riempissero le tasche: come l'Isis ha distrutto le statue, memoria e cultura del tempo, questi burattini nelle mani di qualcuno, hanno voluto cancellare ogni ricordo di grandezza che potesse essere lo specchio di chi grande non lo sarà mai.

RDM

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