Però, a pochi mesi dall'asta fallimentare che il Tribunale di Avellino ha indetto per il prossimo marzo 2017, per soddisfare con la vendita del rudere, i creditori della famiglia Sarchiola, ecco che compare l'avv. Anna Carbone fresco assessore al contenzioso, che chiederà al giudice fallimentare di non tutelare gli aventi diritto, ma il Comune che vorrebbe espropriare.
Ah, e fino a oggi il Comune dov'è stato?
Il prode sindaco Foti non ha rinunciato alle sue vacanze cilentane, mentre questo e tanti altri problemi insoluti, anzi provocati dalla sua diabolica amministrazione, crescevano a dismisura.
Non si è preoccupato del suo primo processo che inizierà a novembre, figuriamoci se avrebbe mai potuto destare interesse il Palazzo della Dogana, acquistato agli inizi del '900 dalla famiglia Sarchiola che appassionata d'arte, impresse un sigillo culturale ad Avellino che mai più nessuno è riuscito a eguagliare.
Purtroppo siamo messi così, cari avellinesi, in un tempo di miserie e venditori di pentole, quello che interessa è solo il tornaconto e il ritorno elettorale.
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Quindi, fedeli alla scuola d'alta irpinia, secondo la quale cultura e comunità sono argomenti per fessi, questi appassionati del potere e del denaro che abbiamo accomodato sugli scranni del comando, stanno procedendo alacremente, alla completa distruzione del tessuto etico e sociale del territorio.
Paolo Foti e Livio Petitto... |
RDM
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