Avellino: per favore, i Gal non li vogliamo...

Rosetta D'Amelio

Gruppo di azione locale;

un’associazione a delinquere, un gruppo di fuoco per sedare disordini, un servizio di vigilantes per proteggere i quartieri?

No, o forse si, vista la guerra che è scoppiata tra i sindaci per appropriarsi di € 100 milioni di risorse erogate dall’Unione europea e dal Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia, per il territorio..!

Una società consortile fra soggetti pubblici che si chiamerà Gal per poi progettare il Pal, il piano d’azione: fantastico, quando ci si mettono a inventare stronzate, non li supera nessuno.

Pensate a quello che è accaduto trentasei anni fa con i 50 miliardi di lire per la ricostruzione…!

Sindaci irpini in "azione"...

Ciriaco De Mita, 'o masto in pectore, vorrebbe gestire il babà per favorire i percorsi innovativi di potere da una parte con i suoi associati, D’Amelio la lionese che vuole controllare il denaro elargito attraverso la Regione, dall'altra.

Rosetta solo di nome, presidente del Consiglio regionale, dovrebbe  governare insieme al sodale Enzo De Luca, da super partes, a chiacchiere, però.

Pensate quanto si riuscirà ad aumentare il proprio potere se volessimo solo considerare una delle miriadi di aspetti da tutelare, valorizzare, migliorare, inventare...

Propellere cambiamenti nella sfera pubblica o imprenditoriale già basterebbe per governare una provincia e diventare riferimento nazionale.

Ma tutti questi bonaccioni che credono solo nella comunità, si riempiono la bocca di futuro e sviluppo, abiurando per sempre il potere che avvicina al diavolo...!

Una provincia, l'Irpinia, forse poco diversa dalle vergogne nazionali, ma certamente più ingorda perché non ha proprio idea di come migliorare servizi e vivibilità, ma di come riempirsi le tasche, si!

Avellino, poi, grazie al suo sindaco marziano, è assurta ormai, alle vette mondiali per inefficienza e volgare attività amministrativa: due matrimoni registrati all'anagrafe comunale con due protocolli diversi, peccato che erano le stesse persone a contrarli.

Il sindaco Foti non ne ha colpa, lui non ha mai colpa, lui non c'entra con Piazza della Libertà, il tunnel e lo schifo che raccontiamo quotidianamente. 

Lui gode dell'unione civile dei due giovanottoni che potrebbero anche unirsi nuovamente, magari questa volta con due donne o due neri.

www.orsettodigimmi.blogspot.it

Tanto chi se ne frega, un errore può accadere, due pure, quindi anche dieci, perché no?

Sindaco Paolo Foti, migliori sempre la classifica degli ultimi, sei un grande;

ormai siamo ai primi posti nel conto negativo: e tu Paolone, che ci racconti, resti ancora...?

RDM