Paolo Foti è un bugiardo !
Qualche giorno prima del ballottaggio che lo vide eletto quale sindaco, incontrò le associazioni animaliste presso il Caffè Letterario di Avellino, e promise che se fosse stato eletto, avrebbe curato e risolto il problema randagismo, affidando ai volontari un suolo su cui realizzare un grande rifugio che avrebbe donato ai poveri animali e alla cittadinanza, un luogo dove civiltà e amore potessero convivere.
Alla luce degli eventi che hanno caratterizzato il personaggio e la sua terribile e volgare amministrazione, figuriamoci se avremmo mai potuto sognare da cittadini, che Avellino si elevasse al di sopra della media, rispondendo una volta tanto, ai canoni che si confanno a un Capoluogo di Provincia.
Beh, al contrario, dobbiamo ammettere, anche se a denti stretti dopo l'abnormità del caso Pianodardine, che Domenico Gambacorta il sindaco lo sa fare.
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In una maniera o l'altra è riuscito a convogliare risorse economiche regionali che noi ci sogniamo, ad Ariano, e con questa notizia dell'iniziativa in favore degli animali ha dato un segnale di sensibilità e dedizione per la cittadina che rappresenta, veramente encomiabile.
Evitare e denigrare i canili irpini e non solo, perché offensivi e disumani, che non hanno come fine principale quello dell'adozione, è stato un bel segnale culturale;
dare spazio e considerazione alle associazioni locali, patrocinando l'opuscolo per vivere il cane in città, che spiega perché rispettare i randagi e gli animali in genere, cittadini del territorio né più e né meno degli arianesi, poi, sia motivo di grande civismo, beh, ha fatto guadagnare a Domenico Gambacorta e alla sua amministrazione, parecchi punti nella scala del gradimento degli irpini.
Solo giunte incapaci e consigli comunali inutili, perdono di vista l'essenza delle cose;
Discarica in pieno Centro: questo è il civismo di Paolo Foti |
infatti basta guardare poi il resto di quanto accada per rendersi conto che chi non rispetta gli animali, sia lo stesso che non rispetta le persone e ogni azione successiva sia lo specchio del proprio valore.
Paolo Foti, lo sanno anche le pietre, è un finto amministratore che si bea del ruolo e del potere, infischiandosene dei drammi e della disperazione.
Se fosse stato malauguratamente, sindaco durante il terremoto dell'80, saremmo ancora nelle baracche, mentre lui e i suoi amici, forse, avrebbero gozzovigliato in palazzi rifiniti signorilmente, attenti solo a organizzare per tempo, le successive elezioni.
RDM
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